Due derby in un giorno: la si potrebbe mettere così. Da una parte, quello tutto salernitano, che riguarda la festività di San Matteo e la disputa della partita della Salernitana, dall’altra, il derby calcistico che vedrà impegnati i granata di Colantuono a Benevento in quello che un tempo era il Santa Colomba ed ora è denominato Vigorito. Tra alti e bassi, tra ricordi belli e meno belli, non sarà la prima volta che la festività patronale coinciderà con un impegno agonistico dei granata. Domani Salerno si sveglierà in un clima di festa, forse non più genuino e spensierato come qualche anno fa quando beghe e dispetti tra Comune e
Curia non erano così d’attualità, ed avrà voglia di omaggiare il suo Patrono, atteso in processione per le strade cittadine nel corso del pomeriggio, ma avrà nel cuore e nella testa anche l’appuntamento delle 21: quando ormai la processione sarà sulla via del ritorno, al Vigorito scatterà il derby tra stregoni e granata in uno stadio in cui la presenza della tifoseria ospite sarà massiccia e ben visibile, visto che ai 1700 circa già in possesso del tagliando si aggiungeranno coloro i quali in queste ore saranno riusciti ad acquistare quelli di tribuna e distinti, sbloccati e destinati alla vendita libera dopo l’immancabile tira e molla. San Matteo e Salerno, San Matteo e la Salernitana: ossia fede, passione e tradizione, in un miscuglio tra sacro e profano che non deve offendere nessuno e che rende bene l’idea di un sentimento di appartenenza ad una comunità che domani non chiede altro di poter festeggiare in tutto e per tutto, il suo Patrono e la sua squadra. Ed in fondo, non è poi un male che tutto si consumi nel giro di poche ore, perchè da sempre ai salernitani non si può chiedere di rinunciare a due cose: San Matteo e la Salernitana.