Si è rinnovato ieri sera il tradizionale appuntamento con l’Alzata del Panno di San Matteo nel quadriportico del Duomo, che apre ufficialmente i festeggiamenti dedicati all’apostolo ed evangelista, che culmineranno il prossimo 21 settembre, giorno della festa del Santo Patrono di Salerno.
A presiedere l’evento l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi. Dopo la santa messa celebrata nella Cripta del Duomo dal parroco Don Felice Moliterno, il corteo con la Reliquia del “Braccio” e il Panno del Santo, poi innalzato è stato accolto da tantissimi fedeli.
“Ogni anno, carissimi, ci ritroviamo in questo momento dell’Alzata del panno di San Matteo, che inaugura il mese dei festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono, ascoltando il brano delle Beatitudini. – ha esordito l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi -Quest’anno le parole di Gesù risultano particolarmente significative: Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati… Beati i miti, perché avranno in eredità la terra… Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia… Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio…. Tutti verbi al futuro, che ci fanno capire come la realizzazione piena di queste Beatitudini – e purtroppo ne abbiamo conferma in questi tempi assai tribolati – è da attendersi solo alla fine dei tempi.
Nel 2024 le celebrazioni per il Patrono di Salerno “abbracceranno” San Francesco d’Assisi. È l’annuncio fatto ieri sera dall’arcivescovo Andrea Bellandi al termine dell’ Alzata del Panno, A co-celebrare il Pontificale di San Matteo del prossimo 21 settembre, sarà il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli.
«In questi anni – ha detto l’arcivescovo Bellandi – ricorrono gli 800 anni di alcuni passaggi fondamentali della vita di San Francesco: quest’anno c’è l’anniversario del ricevimento della stimmate sul Monte Verna, il prossimo anno l’anniversario del Cantico delle Creature. Ci è se brato significativo unire la ricorrenza del 21 settembre con il Santo d’Assisi anche perché ai frati minori è affidata la custodia della Terra Santa a noi tanto cara e in questi tempi sconvolta da guerra e terrorismo».