SAN MATTEO: LE RICHIESTE DEI PORTATORI

I sottoscritti portatori delle paranze di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, S. Ante, S. Fortunato e S. Gaio, nel riportarsi, integralmente, a quanto contenuto nella nota diffusa agli organi d’informazione in data 05 luglio u.s., comunicano alla città di Salerno e alle Autorità civili e religiose, il proprio profondo dissenso riguardo alle ultime libere “interpretazioni”, conseguenza -ancora una volta – di diffusione d’informazioni distorte e spesso prive di qualsiasi fondamento (si ribadisce del tutto estranee agli stessi), che si son volute attribuire al contenuto dello stesso comunicato stampa.

I portatori nel sottrarsi a tali ulteriori e fuorvianti strumentalizzazioni, con il rinnovato auspicio di non assistere più a tali fantasiose “chiavi di lettura”, né di essere considerati attori principali d’infondate e stucchevoli polemiche e d’ingiustificate contrapposizioni e, soprattutto,confermando che non è in atto alcuno “scontro” con la Curia (tale affermazione è avallata dal reciproco lavoro svolto in questi mesi, in piena condivisione d’intenti, concretizzatosi nell’Atto Fondativo consegnato due mesi or sono nelle mani di S.E. l’Arcivescovo, nel quale sono riportate tutte le regole che disciplinano comportamento dei portatori e “vita” delle paranze, anche nel pieno rispetto del documento diffuso dalla CEI Campania) ribadiscono di sentirsi onorati e al tempo stesso orgogliosi di compiere con convinzione e con decoro il servizio di portatore.

Gli stessi nel dichiararsi pronti a seguire le direttive della Curia prendono atto di quanto comunicato da S.E. Monsignor Moretti in merito allo svolgimento dell’intera processione ed in particolare del divieto d’ingresso del simulacro di San Matteo nell’atrio di Palazzo di Città (casa comune di tutti i cittadini salernitani, luogo d’incontro in cui simbolicamente la Città chiede protezione e si affida alle grazie del suo Patrono) e del divieto d’ingresso della stessa statua nel Comando Provinciale della Guardia di Finanza (del cui corpo speciale di Polizia l’Evangelista Matteo è, semplicemente, il Santo protettore).

A tal proposito i portatori precisano che seppur il diniego riguardante l’ingresso della statua di San Matteo nella sede della Guardia di Finanza sia stato argomento di discussione approfondita, trattato alla stessa stregua del mancato accesso nel Palazzo di Città (in quanto comporta modifiche sostanziali rispetto alla tradizionale processione) gli stessi, loro malgrado, nel prendere atto dell’interessato risalto dato solo alla circostanza avente ad oggetto il Comune di Salerno, colgono l’occasione per precisare, qualora ve ne fosse necessità, il totale rispetto dell’autonomia decisionale dei vertici della Guardia di Finanza.

Tanto premesso, nonostante sia stata già espressa una trasparente, chiara, quanto legittima critica a tali direttive – non potendosi non osservare che le stesse “trasformano e mutano” profondamente e fortemente le tradizioni storiche della Città di Salerno – i portatori ripropongono, sempre che sia ritenuto opportuno dalle parti in causa coinvolte per la solenne festività (ossia Curia, Comune, Prefettura e altre Istituzioni civili e militari), l’invito a convocare un Tavolo Organizzativo, cui si dichiarano ampiamente disponibili a partecipare, con una ben definita rappresentanza, per fornire con senso di responsabilità, fin da subito, il proprio contributo preparatorio.

Il solo unico ed esclusivo scopo è far sì che da tale Tavolo scaturisca la determinazione definitiva e pubblicamente comunicata alla Città di Salerno su tutti gli aspetti del rito civile e religioso riguardanti i festeggiamenti del Santo Patrono, affinché il prossimo 21 settembre sia una serena e partecipativa occasione per l’intera comunità salernitana per vivere momenti di profonda fede, civiltà, buon senso e rispetto… perché sia festa grande a Salerno!!!

Autore dell'articolo: Marcello Festa