SAN MATTEO: RITORNO ALLA NORMALITA’

La situazione rischiava di impantanarsi anche perchè, venuto meno il vero motivo del contendere – ovvero i contrasti tra De Luca e Moretti – il rischio vero che si correva è che la gente, la comunità salernitana andasse in confusione non comprendendo più le ragioni del contendere. Trascorso ormai del tempo da quando Palazzo di Città e Curia erano andate andate in conflitto, la questione San Matteo rischiava di scivolare nell’indifferenza, con le due parti in causa, arroccate sulle proprie posizioni, desiderose comunque di trovare una mediazione, una svolta, ma incapaci di fare il primo passo. Era necessario, allora, che qualcuno, qualcosa sbrogliasse la matassa, qualcuno fuori dai giochi, riconosciuto su entrambi i fronti, ma teoricamente fuori dalla contesa. E sotto quest’aspetto l’intervento di Piero De Luca. Censurato dalle opposizioni, ma ben accolto dalla maggioranza, probabilmente anche chiesto dalla stessa, è stato provvidenziale. Si può ragionare a lungo sul come, sul chi e sul perchè, resta il fatto, ovvero aver riannodato i fili del discorso. Impostato il discorso, trovata la giusta mediazione tra le varie anime della complessa macchina organizzativa, Piero De Luca ha poi consegnato nella mani di Enzo Napoli, in rappresentanza delle istituzioni cittadine e di don Michele Pecoraro, in rappresentanza della chiesa, il compito di chiudere ilo cerchio e di riportare alla normalità le celebrazioni in onore del Santo patron. “Siamo ben lieti di sapere della volontà della Curia di coinvolgere il Comune, oltre gli aspetti religiosi, nelle celebrazioni del Santo Patrono” ha immediatamente commentato Napoli che, così, ha ufficialmente riaperto le porte del Comune al ritorno della “tradizione” in vista di San Matteo.

Autore dell'articolo: Marcello Festa