Procedure mobilità collettiva della sanità accreditata: strumentalizzato il personale. E’ quanto denuncia in una lettera al Direttore Generale e al presidente di giunta regionale, Rolando Scotillo responsabile della FISI .“A centinaia di dipendenti delle Case di Cura accreditate al servizio sanitario della Provincia di Salerno sono arrivati i preavvisi di messa in mobilità e l’indizione dello stato di crisi. Alla base di queste lettere le regole imposte dal DCA 89/2016 che fissa a ribasso nuovi tetti di spesa per le Case di Cura Accreditate. Le preoccupazioni delle parti datoriali trasformatesi, poi, in manifestazione insieme alle sigle Confederali CGIL, CISL e UIL e qualche Sindaco potevano essere condivisibili se improntate alla sola manifestazione di dissenso, ma in questo caso siamo di fronte ad una strumentalizzazione bella e buona con tanto di indizione di stato di crisi e preavvisi di messa in mobilità. Ma la cosa più grave e che le parti congiuntamente hanno indetto assemblee tra i dipendenti figurando scenari catastrofici. È, poi, da diversi e parecchi mesi, che stiamo assistendo ad un altro scempio: tentativi molto maldestri, finanche riusciti in qualche struttura, di tagliare gli stipendi ai dipendenti dal 5 al 10% senza motivi validi o addirittura di cambiare contratto di lavoro collettivo per abbassare i costi sulle spalle dei lavoratori ed aumentare i guadagni, personale Infermieristico lasciato da solo nelle turnazioni e quant’altro necessario nel solo ed esclusivo obiettivo di aumentare esclusivamente i profitti. Con questo non si vuole significare che i tetti di spesa imposti vadano bene, ma le regole del gioco vanno rispettate da tutti e camminano di pari passo con le pretese di un maggior riconoscimento economico. Infatti, sempre a nostro parere e come già esposto alle precedenti gestioni, non tutte le Case di Cura Accreditate e/o i centri di cura rispettano il requisito organizzativo di personale imposto dalla Regione Campania. In verità quasi tutte hanno dei problemi di organico e di malessere organizzativo potendo venire meno il requisito di accreditamento istituzionale: solo a titolo di esempio e citando dati emanati dalla stessa proprietà sui mass – media, al Campolongo Hospital sono pervenute 296 lettere di messa in mobilità (tutto il personale), ma il requisito organizzativo di personale previsto dalle normative della Regione Campania per pari struttura è invece dai 350 ai 450 operatori. La domanda viene spontanea: come si fa a garantire una assistenza adeguata con numeri insufficienti e con personale stressato? E soprattutto si è rispettato il requisito necessario per pretendere le rette? Le dichiarazioni in forma di autocertificazione prodotte dalle proprietà sull’esistenza del requisito organizzativo di personale sono state controllate? “Abbiamo invitato il Direttore Generale della ASL ed il Presidente di Giunta Regionale a controllare quanto dichiarato dalle proprietà accreditate al S.S.R. attivando tutti i controlli previsti per legge ed a pretendere, tra i requisiti di accreditamento, un Contratto Collettivo che abbia la parte economica adeguato al Contratto Pubblico poiché in una società civile ed in una stessa ASL non possono coesistere trattamenti diversi.”
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