Oggi, presso l’aula Trotula dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona, si è tenuta l’assemblea dei lavoratori a tempo determinato dell’Azienda, alla presenza del Segretario Generale CISL FP Salerno Pietro Antonacchio e dei delegati RSU.Erano presenti numerosi lavoratori, alcuni provenienti anche dalla ASL NA1 e ASL NA2, tutti infermieri e OSS con contratto a tempo determinato, alcuni in scadenza il 30 settembre.
Vi è stata una disamina attenta e completa rispetto allo stato dell’arte della stabilizzazione dei precari, alla luce del comma 1 – art. 20 della cosiddetta “Legge Madia”.Dopo ampia discussione si è fatta una panoramica al fine di avere, per la fattispecie, una visione prospettica rispetto alle varie situazioni, atteso che il suddetto comma 1 presso l’ASL e l’Azienda Ospedaliera è stato espletato, relativamente al comma 2 – art. 20 e all’art. 1 – comma 543 – L. 208.Gaetano Biondino dichiara: “Lavoreremo affinchè il personale assunto a tempo determinato non venga cacciato fuori dalle Aziende, poiché è grazie a loro che sono stati garantiti i LEA – Livelli Essenziali di Assistenza e la qualità delle prestazioni”.
Vito Pumpo aggiunge che “Le dotazioni organiche nelle Aziende Sanitarie sono state sottostimate poiché il decreto che aveva determinato i requisiti è un algoritmo non applicabile in quanto non tiene conto delle effettive esigenze di personale”.
Antonio Guariglia precisa: “Nessun operatore può uscire fuori dalla filiera dei servizi sanitari in questo momento, poiché oggi al Ministero della Salute stanno analizzando il Piano Territoriale che sicuramente nella sua applicazione mostrerà un’ulteriore grave carenza di operatori in quest’area, che nell’ambito della riorganizzazione dei servizi rappresenta una priorità d’intervento”.
Pietro Antonacchio riassume e sintetizza in questi termini la situazione: “In questo clima di confusione dove anche la politica, le opposizioni e i comitati sono in movimento occorre fare chiarezza. La CISL ha una posizione netta, precisa e trasparente. L’aver dichiarato, da parte dell’Azienda Ospedaliera, la necessità di dover avviare concorsi per l’assunzione di 380 unità, di cui 200 infermieri e 180 O.S.S., la considerazione che i lavoratori a tempo determinato che operano nell’ente sono poco più di un centinaio, tutto ciò mostra che fino alla conclusione di tale procedimento di reclutamento non è possibile che non vengano rinnovati i contratti a tempo determinato. Abbiamo un organico sottostimato, che è necessario rinforzare, per cui puntiamo sia all’innalzamento dei fabbisogni che alla nascita di nuovi concorsi. La nostra posizione è ben netta e chiara, vale a dire che le graduatorie vanno svuotate velocemente e che tutte le forme di precariato vanno mantenute perché siamo al di sotto dei fabbisogni: con questa idea ci presenteremo al Tavolo Tecnico sul precariato che si terrà il 25 settembre prossimo venturo a Napoli”.
Il Segretario Generale
Pietro Antonacchio