SANITA’ FUORI DAL COMMISSARIAMENTO, I COMMENTI DI RICCI (CGIL) E CIRIELLI (FDI)

“L’uscita dal commissariamento in Sanità della regione Campania, decretata dal Governo, è una decisione importante e determinante per le dinamiche socio sanitarie del nostro territorio ed un’inezione di fiducia istituzionale storica”. Così il segretario generale della Cgil Campania Nicola Ricci, commenta la decisione adottata in Consiglio dei Ministri.
“Ritornare ai poteri ordinari – sostiene Ricci – consentirà di continuare l’azione di risanamento e ponendosi nuovi obiettivi. Ci auguriamo che quanto prima il presidente De Luca convochi Cgil Cisl Uil per confrontarsi al meglio sul vigente Piano Ospedaliero e su quello Territoriale in via di definizione”. La richiesta del segretario generale Cgil Campania arriva a pochi giorni dalla prima delle tre mobilitazioni nazionali unitarie che si terrà il prossimo 10 dicembre a Roma, che metterà al centro anche la questione Mezzogiorno. “I cittadini e gli operatori del settore – osserva Ricci – continuano a pagare un prezzo altissimo nei servizi. Auspichiamo quindi – prosegue il segretario generale della Cgil Campania – che si completi in tempi brevi il percorso di stabilizzazione del personale, garantendo maggiori Livelli Essenziali di prestazione, sapendo che i prossimi mesi saranno strategici per la sanità in Campania” conclude il segretario generale della Cgil Campania Nicola Ricci. Questo invece il commento del parlamentare di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli:
“La fine del commissariamento della Sanità in Campania non può comportare una drammatica riduzione dei servizi per i pazienti degli ospedali. E’ una follia”. Lo dichiara il Questore della Camera Edmondo Cirielli a seguito dell’inchiesta giornalistica di “Striscia la Notizia”, andata in onda nella serata di giovedì 5 dicembre 2019, sull’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove lo stop alle convenzioni impedirebbe ai pazienti oncologici ed affetti da altre gravi patologie di effettuare gli esami necessari, in assenza di sufficienti disponibilità economiche. Dalle persone intervistate dall’inviato Luca Abete, infatti, è emerso che per sottoporsi ad una Pet, le strutture pubbliche, prive del macchinario necessario, indirizzano i pazienti a strutture private che chiedono dai 450 euro ai 500 euro. Nè il “Ruggi d’Aragona”, nè il “Giovanni Da Procida” possono eseguire l’esame in questione. I pazienti, quindi, sono costretti a rivolgersi a privati che, tuttavia, esaurito il budget, sospendono le convenzioni. “E’ questa la malasanità targata De Luca. Ed è inutile che il governatore e i suoi nominati provino, come sempre, a scaricare la colpa su altri. Sono loro che – tuona Cirielli – da ben quattro guidano la Regione e non hanno fatto nulla per migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni nelle strutture sanitarie pubbliche campane. Io fossi in De Luca, a sentire le denunce dei pazienti, proverei un po’ di vergogna e chiederei scusa ai cittadini che stanno continuando a vivere una condizione di grave difficoltà. Per fortuna, però, la sua era è al tramonto. E sono certo che con la futura giunta regionale di centrodestra si porrà fine a questa drammatica situazione. La Sanità sarà una delle priorità che Fratelli d’Italia porrà all’attenzione del candidato presidente della coalizione di centrodestra” conclude Cirielli.

Salerno, 6 dicembre 2019

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro