A SCAFATI CONSUMATORI CONTRO IL CONSORZIO DI BONIFICA

Garage allagati 365 giorni l’anno, un’ordinanza sindacale che vi vieta l’accesso dal 2014 ed un esposto alla Procura della Repubblica non sono bastati al Consorzio di Bonifica nell’invio di un preavviso di fermo sull’auto del proprietario, a causa del mancato pagamento delle bollette. Il presidente STAC Francesco Antonio Pentone: “Un’accanimento illegittimo. A questo punto è giusto valutare una richiesta di risarcimento danni, vista l’enorme svalutazione della proprietà”.Era Luglio 2014 quando un’ordinanza sindacale ordinava all’amministratore di condominio di un palazzo sito in Piazza Garibaldi a Scafati, di “inibire l’accesso al piano seminterrato del succitato fabbricato sino a l’eliminazione del tirante idrico ivi presente”. Presenza costante di acqua nei garage, anche in assenza di pioggia, che non permette ai proprietari di accedervi. Una situazione inverosimile, attualmente irrisolta, che portò nel 2015 ad un esposto alla Procura scritto proprio da uno dei condomini di Piazza Garibaldi, comproprietario con la moglie dal 1990. “Durante i primi dieci anni di residenza – si legge dalla denuncia – vi sono stati due o tre allagamenti dovuti all’esondazione del canale Sguazzatorio. Orbene, da una decina di anni ad oggi, gli allagamenti sono aumentati e avvengono non più a seguito di forti e continuate piogge per giorni, ma basta anche un semplice temporale. Inoltre in alcuni box è iniziata a fuoriuscire dal sottosuolo dell’acqua”. Secondo l’esponente tali condizioni erano, e sono, dovute principalmente “al mancato controllo dell’aumento di cementificazione e sottrazione delle parti permeabili del terreno”, “alla chiusure di varie vasche di raccoglimento”, “alla cattiva bonifica” e “alla mancata pulizia dei letti del fiume Sarno e di tutti i canali”. Per tali ragioni, quindi, nel 2015 sporse formale denuncia contro il Comune di Scafati, contro il Consorzio di Bonifica, contro la Provincia di Salerno e contro la Regione Campania.Oggi, però, oltre al danno anche la beffa. Alcune settimane fa, infatti, il Consorzio di Bonifica ha inviato un preavviso di fermo sull’auto, motivato dal mancato pagamento delle bollette per la bonifica di poche centinaia di euro. Un’azione assurda, considerando tutti i precedenti, e considerando ancor oggi l’attuale situazione irrisolta nei garage, che hanno portato lo scafatese a rivolgersi allo Sportello Tutela Aziende e Cittadini. “Il Consorzio – spiega il presidente STAC Francesco Antonio Pentone – è per legge un ente che deve produrre un vantaggio per i cittadini, per la comunità. Pertanto, se questo vantaggio non si è prodotto, non si è legittimati all’invio delle bollette. Ancor di più, quindi, non è legittimo, e moralmente corretto tra l’altro, l’accanimento nei confronti di chi oltre al mancato beneficio, ne ha subito un danno. A causa, infatti, della politica adottata negli anni nei confronti del fiume Sarno e degli allagamenti scafatesi, e non solo, diventati sempre più frequenti e insostenibili, è avvenuta una vera e propria svalutazione di tutte le proprietà site nei pressi di Piazza Garibaldi, compresa quindi quella del signore in questione. È per questo motivo che il nostro sportello, insieme ai legali convenzionati, sta valutando anche la possibilità di agire contro il Consorzio, chiedendo la quantificazione e il risarcimento dei danni subiti a causa della mancata bonifica del fiume Sarno”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa