Ormai la polemica è preventiva. Prima ancora dell’arrivo dei festeggiamenti di Natale e Capodanno esplode la polemica sulla concessione ai gestori di bar e locali di emettere musica fuori dai locali, una polemica oggettivamente stucchevole, abbastanza vintage per utilizzare un termine assai di moda. E mentre ci si sforza di rendere Salerno una città moderna, europea, in grado di soddisfare le esigenza di tutti, grandi, giovani e piccini, ci si rifugia dietro un muro di austerità davvero
fuori luogo. Ovvio c’è modo e modo di festeggiare le ricorrenze, il senso della misura s’impone a tutti, principalmente a chi sta in piazza e lavora a contatto con il pubblico a maggiore ragione se giovane ed effervescente ma da qui a sollecitare un’ordinanza, un provvedimento che trasformi Salerno in una città dormitorio proprio nei giorni in cui si festeggia ce ne passa. E, invece, memore di quanto successo negli anni passati, in particolare durante lo scorso Natale, il consigliere comunale di maggioranza Corrado Naddeo, interpretando in maniera particolare le esigenze dei residenti del centro, ha battuto forte i pugni sul tavolo chiedendo rigore e sobrietà. Secondo Naddeo, in occasione delle festività natalizie dell’anno passato, la città è stata letteralmente stravolta a causa di attività organizzate all’esterno da molti locali che hanno trasformato Salerno in una vera e propria discoteca all’aperto e ciò avrebbe determinato un grave rischio per la incolumità pubblica per la concentrazione in molte zone sensibili della città e già di per se affollate, di ulteriore richiamo per masse di persone che, non di rado, indulgono alla assunzione di alcool sulle note assordanti di musica ipnotica e martellante. Per il consigliere tutto ciò “danneggia gravemente anche tutte le altre attività diverse in quanto i potenziali clienti sono letteralmente inibiti ad effettuare con serenità gli acquisti mentre passeggiano lungo i percorsi di Luci d’Artista. Di qui la richiesta, indirizzata al sindaco Enzo Napoli, di “non consentire in alcun modo la riproduzione musicale all’esterno dei locali”, e al Prefetto e al Questore affinchè “esercitino le loro prerogative al fine di tutelare sicurezza ed ordine pubblico”.