SCHILLACI, I GOL AL CELESTE PRIMA DELLE NOTTI MAGICHE

Tutto il mondo lo scoprì durante le notti magiche di Italia ’90. I suoi occhi spiritati e fanciulleschi insieme inseguivano sogni e gloria e quei suoi gol istintivi e fulminei saziavano una fame e colmavano un vuoto che sapevano d’antico. Salvatore Schillaci da Palermo era per tutti Totò, ma la sua storia veniva da lontano e partiva dai campi polverosi della sua città e si era sviluppata per sette anni intensi e meravigliosi a Messina. Era l’idolo del Celeste, il centravanti non certo ideale per struttura fisica e movimenti, da cui Scoglio e Zeman aveva ricavato gol a grappoli con cui Totò aveva portato i giallorossi in B e poi, una volta salito sul trono dei bomber cadetti, s’era finalmente guadagnato la sua occasione. Boniperti lo volle alla Juventus, con cui vinse Coppa Uefa e Coppa Italia e da lì spiccò il volo per la Nazionale e per quella estate in cui il sogno azzurro spezzò sul più bello. Quei gol sono storia, ma sono leggendari anche i tanti gol segnati in C ed in B da Schillaci. Come questi che vediamo nelle immagini che sanno di un altro calcio, di un’altra epoca, che Totò segnò contro la Salernitana in due partite al Celeste. Quarant’anni sono passati da quei gol, da quelle esultanze, ma uno come Totò, centravanti di un calcio che si cibava della passione popolare e che al popolo restituiva amore e sogni, non passerà mai. Ad uno come Schillaci si era tutti affezionati e per questo nessuno lo potrà dimenticare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto