SCIAGURA RIGOPIANO. STEFANO FENIELLO, UN SILENZIO ANGOSCIANTE

Si continua a scavare a Rigopiano sotto i resti del’hotel travolto dalla valanga assassina e distruttrice. Il bilancio della sciagura è al momento di 11 sopravvissuti, 7 vittime. Sono, invece, ancora 24 i dispersi. Le operazioni di soccorso con decine di uomini sono proseguite anche durante la notte, nonostante la pioggia e il maltempo, è corsa contro il tempo nella speranza che lì sotto ci sia ancora qualche persona viva. La speranza c’è! Gli uomini impegnati nelle ricerche comunque non demordono anche perchè non è da escludere che qualcuno abbia potuto trovare riparo in qualche anfratto dell’hotel travolto dalla neve. Tra coloro che aspettano, pregano e sperano c’è anche Alessio Feniello, il papà di Stefano il 28enne originario di valva diventato, in questi giorni, un vero e proprio caso. Dopo il pesante sfogo di sabato, papà Alessio e la sua famiglia hanno deciso di chiudersi nel silenzio. Venerdì sera gli avevano comunicato che Stefano era tra le cinque persone intrappolate vive e che stavano per essere estratte dalle macerie del Rigopiano, circostanza avvalorata dal fatto che estratta viva dalle macerie era stata la fidanzata Francesca che aveva inizialmente confermato la presenza in vita di Stefano. Poi, sabato quelle stesse Istituzioni che avevano riacceso nei loro cuori la speranza non hanno più dato loro risposte. 
A dare la notizia che Stefano era vivo era stato il governatore dell’Abruzzo giunto sul posto insieme al questore e al prefetto di Pescara. Poi dopo un’attesa di oltre dodici ore le «scuse» per l’errore e il cambio di versione. Da quel momento il silenzio.

Autore dell'articolo: Marcello Festa