Ombrelloni chiusi domani venerdì 9 agosto dalle 7.30 alle 9.30 per attuare il primo storico sciopero della categoria dei balneari che, per due ore, ritarderanno l’apertura degli ombrelloni per protestare contro l’assenza di risposte concrete da parte del Governo, nell’annosa querelle sulle concessioni balneari. L ’iniziativa simbolica, promossa dal Sindacato italiano balneari (Sib), sarà seguita anche nel salernitano dove il presidente del Sib Alfonso Amoroso, ha annunciato che aderirà allo sciopero e porterà i gestori degli stabilimenti balneari ad aprire alle ore 10,30.
Per le aziende che non hanno gli ombrelloni ma tende o altre forme di ombreggio il ritardo riguarderà l’allestimento delle attrezzature di spiaggia (lettini e sdraio).
Se dopo l’iniziativa di protesta di domani non ci sarà una presa di posizione dell’esecutivo si torna a incrociare le braccia anche il 19 agosto (per quattro ore) e poi il 29 agosto (per sei o otto ore).
E’ quanto hanno annunciato il Sindacato Italiano Balneari e la Federazione Italiana Balneari per chiedere al governo di intervenire sui punti ancora da chiarire sull’applicazione della direttiva Bolkenstein. In particolare: prevedere una forma di equo indennizzo per chi vedrà andar via la propria concessione con le gare previste nei prossimi mesi.
Il rischio è infatti che, senza linee guida chiare da parte di Palazzo Chigi, saltino senza alcun indennizzo 30mila concessioni ancora in vigore. La scadenza è fissata a gennaio 2025 quando dovrebbero aprirsi le aste, aperte tra l’altro a tutti gli operatori europei e non solo a quelli italiani.