SCOMPARSA MARZIA, CONFERITI GLI INCARICHI E RILEVATE IMPRONTE DIGITALI –

Quattro mesi di tempo per depositare la perizia, importante mezzo di prova per far luce sulla morte di Marzia Capezzuto, la ragazza scomparsa da marzo da Pontecagnano Faiano. E’ periodo che si è riservato il professore Alessandro Santurro, associato di Medicina legale presso l’Università di Salerno, e direttore di Medicina legale presso l’azienda universitaria ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, il perito nominato stamani  dal  gip Alfonso Scermino.

Sono stati conferiti questa mattina gli incarichi ai consulenti della procura ordinaria e del tribunale per i minori come richiesto dall’avvocato Luigi Spadafora, che difende  i principali indagati nell’inchiesta che deve fare luce sulla scomparsa di Marzia Capezzuti, l’incidente probatorio che dovrà dire se il corpo ritrovato nel casolare tra le colline dei picentini appartiene alla ragazza scomparsa da marzo a Pontecagnano Faiano.

Mentre ancora non è stata definita una data per eseguire l’autopsia, e si attende l’esito del consulente informatico affidato dal pm Lucia Vivaldi sul contenuto del telefonino sequestrato dai carabinieri del nucleo investigativo di Salerno lo scorso 10 novembre, proprio i militari dell’arma nei giorni scorsi hanno acquisito presso il Comando di Via Mauri anche  le impronte digitali di tutti gli indagati,  da comparare evidentemente con impronte prelevate e già in possesso degli inquirenti.

Un percorso articolato quello che vede sei le persone indagate, con reati che vanno dall’omicidio all’occultamento di cadavere, fino ai maltrattamenti.  Con l’assegnazione degli incarichi ai consulenti ed ai periti di parte gli accertamenti saranno allargati ad esami, tossicologici, genetici , dei luoghi ed altro.

Autore dell'articolo: Barbara Albero