SCUOLA. GIORNI DI ATTESA PER INSEGNANTI E PRECARI

La promessa di assunzione a tempo indeterminato a patto di essere disposti a spostarsi ed accettare cattedre in qualsiasi parte d’Italia, introdotta dalla riforma della ‘Buona Scuola’ presentata dal premier Renzi e dal ministro per l’Istruzione, Giannini, sembrerebbe registrare un numero non basso di adesioni. Ma bisognerà ancora attendere per verificare l’impatto dei trasferimenti dei docenti residenti al Sud nelle regioni settentrionali, l’area del paese maggiormente presa in considerazione dagli insegnanti precari.
Ma se per molti non è detto, però, che andare fuori garantisca un posto a cui si aggiunge la difficile decisione per chi ha superato i 40 50 anni che dopo anni di precariato dovrebbe con enormi sacrifici nei confronti della propria famiglia spostarsi a km e km di distanza pur di lavorare, secondo i sindacati di categoria è molto più probabile che, alla fine, quando si concluderanno tutte le procedure di assegnazione, a spostarsi davvero sarà un numero di precari inferiore, una forbice compresa tra uno su tre e uno su cinque” anche se un vero e proprio esercito si sposterà dal Sud Italia dove si contato ben 17.291 precari.

Intanto le prossime proposte di assunzione nella scuola arriveranno di notte e online. La mattina del 2 settembre, 10mila supplenti italiani si ritroveranno in una comunicazione inviata via mail la sede individuata dal cervellone ministeriale per la terza fase – la prima in ambito nazionale – del Piano straordinario di assunzioni contenuto nella riforma Renzi-Giannini. Gli interessati dovranno stare ben svegli e con gli occhi incollati al computer e allo smartphone per aprire in tempo reale la mail attesa da una vita. Perché questa volta, anziché essere assunti nella provincia in cui si figura iscritti come supplenti o nella regione in cui si è svolto l’ultimo concorso, potrà capitare di trovare posto in una delle 100 e passa province italiane che sono state indicate in ordine di preferenza all’atto della domanda dagli stessi precari. E’ la prima volta che il mondo del precariato scolastico vivrà con tanta trepidazione il momento dell’immissione in ruolo, niente file e code ed ore di attesa dinanzi agli uffici dell’ex provveditorato agli studi perchè tra l’1 e il 2 settembre sarà il sistema informativo del ministero dell’istruzione comunicherà ai diretti interessati le sedi/province scaturite dall’elaborazione effettuata in precedenza dal cervellone ministeriale.

Autore dell'articolo: Barbara Albero