Il car sharing in Italia non arresta la sua crescita. Secondo il terzo rapporto annuale pubblicato dall’Osservatorio Sharing Mobility, nel 2018 gli iscritti a un servizio di auto condivisa hanno raggiunto 1 milione e 860 mila unità, con un incremento del car sharing a flusso libero, rispetto ai dodici mesi precedenti, pari al 27%.
In risalita anche alcuni segmenti complementari, come i servizi che forniscono l’offerta di mobilità condivisa, i quali, con 100 nuove realtà rispetto al 2015, hanno registrato un tasso di crescita medio del 12% all’anno. In contemporanea, aumenta il numero delle città nelle quali è disponibile la sharing mobility, con i comuni del nord che, su un totale di oltre 271 realtà dislocate lungo tutto lo stivale, detengono il primato con il 60% dell’offerta.
Il mercato del car sharing
L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Sharing Mobility stima che i tragitti effettuati in car sharing, nel periodo in esame, hanno superato gli 88 milioni: un incremento del 26% rispetto all’anno precedente e più del doppio se paragonato all’ultimo triennio. Ad agevolare questo processo, la diffusione dell’idea di condivisione, che ha cambiato il modo di concepire gli spostamenti e il conseguente concetto di mobilità. Il trasporto su quattro ruote, infatti, oggi più che mai guarda al futuro, con veicoli condivisi, sempre più connessi e in linea con la più recente consapevolezza sui temi ambientali.
In prospettiva di un’ulteriore crescita del car sharing, la sfida del prossimo decennio sarà quella di poter puntare su automobili sempre più intelligenti: vetture che consentano ai passeggeri di connettersi alla realtà digitale senza alcun limite, e che possano dialogare con l’esterno, tramite un sistema capace di interfacciarsi con la segnaletica stradale.
I sistemi a supporto del car sharing
Visto l’incremento in Italia del servizio car sharing, si sta diffondendo sempre più la tendenza di installare sulle auto localizzatori Gps all’avanguardia, con tecnologie come quelle ideate da Runic.io, che consentono di tracciare soste e percorsi, ottimizzando il tempo di percorrenza medio.
Naturalmente, poter contare su applicativi basati sul controllo satellitare di ultima generazione aiuta a ottenere una visione totale dello status del veicolo, con vantaggi che si riflettono sull’efficienza, ma soprattutto sulla sicurezza.
Con un localizzatore GPS con SIM integrata come Runic.io, ogni automobile ha a disposizione un dispositivo intelligente, che distingue le fermate dalle soste per notificare, anche a distanza, eventuali spostamenti anomali. In questo caso, lo strumento funziona come un vero e proprio antifurto, che individua quelli che potrebbero essere movimenti non consentiti del veicolo per porvi rimedio in maniera tempestiva.
Grazie al blocco motore, infatti, è possibile inibire l’accensione del mezzo anche da remoto, tutelandolo, di fatto, da ogni genere di anomalia o furto. A ciò si aggiunge una copertura estesa in tutta Europa, che permette di non avere confini geografici vincolanti; senza contare il controllo disponibile 24 ore su 24, che consente di avere informazioni dettagliate, dall’app o sul sito ufficiale del servizio, sull’utilizzo quotidiano dei veicoli.
L’impatto economico sul settore auto
Secondo le stime degli esperti, con la crescita dei servizi di car sharing, il mercato dei veicoli nuovi potrebbe subire una lieve inflessione. A questo dato, tuttavia, dovrebbe conseguire un decisivo incremento dei chilometri percorsi dalle auto, con una corrispondente crescita del ricorso alla manutenzione e all’assistenza.
I giganti del settore potrebbero quindi modificare i loro investimenti puntando sulle riparazioni, sul recupero e sulla gestione degli elementi di scarto, senza rinunciare a fette importanti dei segmenti che compongono i loro business.