SENZA KOINE’ SALERNO PERDE IN ACCOGLIENZA –

Non è più la battaglia solo per la sopravvivenza della cooperativa sociale Livingstone che gestisce l’ostello Koinè, ma una lotta per consentire alla città di Salerno di non perdere un servizio unico ed essenziale di accoglienza. E’ quanto hanno tenuto a ribadire stamani i gestori della struttura di via Luigi Guercio dove da stamattina sono iniziate le procedure di identificazione degli ospiti in vista della chiusura in programma il 1 febbraio. Oltre ad essere senza un futuro il domani degli otto lavoratori della cooperativa, resta senza una risposta anche la domanda su dove le persone potranno trovare accoglienza a parità di condizione, ossia un tetto dignitoso ma ad un prezzo minimo. La chiusura è stata determinata da una controversia legale passata in giudicato in primo grado che vedeva coinvolti i proprietari dell’immobile, il Comune di Salerno e la cooperativa Livingstone. Sentenza che ha condannato il Comune di Salerno a pagare circa 362mila euro per canoni di locazione scaduti e che impone di liberare la struttura. Attualmente sono ospitate circa quaranta persone di cui – secondo i dati forniti dalla cooperativa Livingstone – una ventina di clochard e una ventina di immigrati. Tra di loro anche alcune persone originarie di Salerno e della provincia.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro