Su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno hanno proceduto al sequestro preventivo di beni del valore di oltre 50.000 euro nei confronti di MELUZIO Antonio, di anni 69, residente a Battipaglia, per l’ipotesi di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, in relazione a falsa invalidità.
MELUZIO Antonio, già in passato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso per vicende concernenti il disarticolato clan camorristico “Maiale”, percepiva infatti l’indennità di accompagnamento erogata dall’INPS nei casi di invalidità permanente, in quanto ufficialmente incapace di provvedere autonomamente agli atti quotidiani della vita e di deambulare senza l’ausilio di un accompagnatore.
Nel corso delle indagini egli è stato invece osservato e videofilmato mentre era intento in più occasioni, da solo, a guidare l’autovettura, ad effettuare la spesa quotidiana al mercato rionale e a leggere il giornale in piedi. Nel corso di una competizione podistica egli si è spinto fino ad accompagnare il vincitore nella parte finale di gara, correndogli accanto ed incitandolo a tagliare il traguardo.
Sulla base degli elementi d’indagine così raccolti il G.I.P. del Tribunale di Salerno ha ritenuto sussistenti i gravi indizi per il reato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, disponendo il sequestro per equivalente di denaro, di 2 terreni e di un fabbricato in costruzione, per il valore corrispondente alle indennità di invalidità indebitamente percepite negli ultimi 5 anni.
Sono state altresì avviate dall’INPS le procedure per la sospensione di ulteriori erogazioni e per le azioni di tutela dell’Ente.
L’attività scaturisce dallo sviluppo dell’indagine, denominata “AMORZINHA”, a contrasto dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, attraverso l’aliquota specializzata del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata – G.I.C.O., che ha portato nel 2015 al sequestro di beni ritenuti riconducibili alla famiglia Meluzio per oltre 50 milioni di euro.
L’operazione odierna si inserisce nel quadro delle attività di tutela della sicurezza economico-finanziaria del territorio e del contrasto alle frodi e agli sprechi nel settore della spesa pubblica.