SEQUESTRATI I DEPURATORI DI AMALFI E PRAIANO –

Dopo una lunga attività d’ indagine la Capitaneria di Porto di Salerno su input della procura ha sequestrato i depuratori di Amalfi e Praiano e indagato le persone che avrebbero dovuto farli funzionare: 15 in tutto gli indagati accusati di aver sversato liquami in mare. Ha preferito non soffermarsi sul dato giudiziario e penale. Il capo della Procura di Salerno, Corrado Lembo sorvola sull’indagine che ha portato al sequestro degli impianti di depurazione di Amalfi e Praiano e all’iscrizione nel registro degli indagati di 16 persone che erano tenute al loro corretto funzionamento. Nella conferenza stampa tenuta questa mattina Lembo ha invece voluto suonare un campanello d’allarme su una situazione che non ha esitato ad etichettare come gravissima alla quale va posta subito rimedio. Solo il 9 % dei comuni che ricadono nella competenza della Procura di Salerno è in regola con la depurazione, il 14 % sversa senza alcun trattamento depurativo, il 43 % è munito di impianti di depurazione ma non correttamente funzionanti. Questi alcuni dei dati snocciolati da Lembo che ha ufficialmente presentato anche la task force attivata presso la procura a tutela dell’ambiente. Una falange macedone l’ha definita il procuratore raccontando mesi di indagini incrociate con dati raccolti attraverso le più moderne tenoclogie come i droni e le immagini ad infrarossi dall’alto capaci di rilevare attraverso le temeperature anche i piccoli rivoli che sarebbero stati invisibile all’occhio umano. Nel corso della conferenza stampa è stato chiarito che dal punto di vista dell’inchiesta prsto ci saranno altre novità. Le irregolarità riscontrate hanno dei responsabili e a partire dai corsi dei fiumi, come ribadito dal pubblico ministero Erminio Rinaldi nulla sarà lasciato al caso. Una mappa in grado di dire comune per comune tutto quello che c’è da sapere sulla depurazione. E’ la novità illustrata questa mattina dalla Procura di Salerno che da oggi ha nelle mani un database completo al quale hanno lavorato diverse forze dell’ordine.

Autore dell'articolo: Marcello Festa