SERRE, A CACCIA NELLA RISERVA DEL FIUME SELE

In un comunicato stampa, l’Eanpa rende noti i dettagli di un’operazione anti bracconaggio che ha consentito di fermare dei cacciatori all’interno della riserva naturale del fiume Sele. Ecco il testo del comunicato. “Numerose segnalazioni erano giunte al nucleo delle guardie dell’Enpa di Salerno, e a seguito di queste ultime è stato organizzato un servizio congiunto con i militari della stazione dei Carabinieri di Borgo Carilia comandata dal M.C. Lorito Vittorio, comandante della suddetta Stazione. A seguito di un primo sopralluogo nella zona interessata, in cui è stato individuato un richiamo elettroacustico che riproduceva il verso della Quaglia, migratore molto ricercato dagli amanti della caccia, è stato predisposto un servizio ad hoc. Il Maresciallo capo Lorito ha fatto sistemare una squadra in appostamento nei pressi del richiamo, situato al confine con l’area protetta ed un’altra sulla strada. Alle prime luci dell’alba tre soggetti armati giungevano sul posto e, con l’ausilio di alcuni cani, perlustravano i terreni alla ricerca della fauna. Si addentravano così a poche decine di metri dalla sponda del fiume, area ricadente nel Parco foce Sele-Tanagro. A seguito della loro introduzione nell’area protetta, gli agenti uscivano allo scoperto e procedevano ai controlli di rito. I tre soggetti, tutti con regolare permesso di caccia, venivano informati che erano all’interno di una area parco, zona interdetta all’attività venatoria. Per questo motivo, venivano deferiti all’A.G., per non aver rispettato le norme dettate dalle Leggi 394/91 e 157/92.Il personale dell’Enpa di Salerno sottolinea l’importanza di segnalare i casi di bracconaggio a chi di competenza”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa