Hanno studiato in tandem nel corso di una cena alla quale ha partecipato anche Raimondo Pasquino, il percorso legale da seguire per venir fuori dalle secche della Severino, De Magistris in quanto sindaco di Napoli, De Luca in quanto neo governatore eletto della campania, entrambi, come si sa, sotto la sferza della sospensione. Studiata nei particolari la Road Map è partito alla carica proprio l’ex magistrato De magistris che assistito dai suoi legali Giuseppe Russo e Lelio Della Pietra ha presentato ricorso d’urgenza – il cosiddetto articolo 700 – contro la sospensione del prefetto (sospesa prima dal Tar Campania e confermata anche dal Consiglio di Stato) al tribunale civile di Napoli. Una mossa un pò a sorpresa anche quella del Tribunale che ha fissato già per venerdì prossimo l’udienza, insomma appena 10 giorni passeranno dalla presentazione del ricorso alla decisione del Tribunale. De Magistris, dunque, appena la Cassazione si è espressa su chi dovesse essere il giudice a decidere sulla questione dell’eleggibilità e della sospensione, ovvero il giudice ordinario, ha ridisegnato la sua strategia fino a quel giorno tutta puntata ad ottenere le sue ragione dalla giustizia amministrativa.
Una mossa che, inevitabilmente, potrebbe avere qualche ripercussione anche su Renzi e De Luca anche lui in odore di sospensione. Ovvio che, a questo punto, De Luca ed i suoi legali attenderanno l’esito del ricorso presentato da De Magistris per poi, non appena proclamato e poi sospeso, fare lo stesso percorso. Ovvio che se De Magistris dovesse ottenere anche dal giudice ordibnnario la sospensione, la strada per De Luca si metterebbe in discesa sia per quanto riguarda i tempi che per quanto concerne l’esito. Intanto, questa mattina, Luigi de Magistris, proprio in relazione alla svolta data alla sua vicvenda giudiziaria ha tenuto a precisare che questa “non ha nulla a che vedere con De Luca. La Cassazione – ha precisato De Magistris – aveva detto che la competenza è di un giudice ordinario perché si trattava di una lesione di un diritto soggettivo e di conseguenza ho presentato ricorso al giudice ordinario”. “Una procedura ordinaria che riguarda la mia storia, la mia sete di giustizia, le mie lotte, la mia vicenda. Quella di De Luca è un’altra storia”. Una storia, dal punto di vista politico-giudiziario, molto simile e non è un caso che l’accelerazione sia arrivata proprio in questa fase.
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