Simula una rapina, aveva perso alle slot
Alla stazione dei Carabinieri di Venafro ha sostenuto di aver subito una rapina. La ricostruzione dei fatti fornita dall’autotrasportatore, dipendente di una società di vendita all’ingrosso, è parsa fin da subito poco credibile. Il 37enne napoletano si sarebbe rivolto ai militari per denunciare una rapina a mano armata, avvenuta nel tratto stradale che va dalla provincia di Isernia a quella di Caserta.
Un’auto, con due uomini a bordo, gli avrebbe tagliato la strada e sotto la minaccia di una pistola sarebbe stato costretto a consegnare l’incasso giornaliero (circa 1.000 euro). Alle forze dell’ordine l’episodio non è però sembrato attendibile ed hanno compiuto controlli in sale slot e bar della zona, per appurare se il 37enne fosse un giocatore abituale.
Dalle indagini è emerso un particolare rivelatore: nella serata precedente la supposta rapina, l’uomo aveva speso una cifra identica all’importo sottratto nelle slot machine di un bar. Circostanza acclarata dalle telecamere di sicurezza e corroborata da alcune testimonianze.
L’autotrasportatore è stato quindi sottoposto a una nuova serie di domande incalzanti che lo hanno portato alla confessione: la rapina è stata simulata per giustificare il mancato incasso (speso alle slot) al datore di lavoro. Inevitabile la denuncia per la simulazione di reato.
Gli uomini dell’Arma hanno commentato l’accaduto ponendo l’accento sui rischi della dipendenza dal gioco, “che può arrivare a compromettere in modo molto serio la qualità della vita di una persona e quella dei suoi familiari”.
A giudicare dai numeri, in effetti, l’attrattiva esercitata dalle cosiddette “macchinette” (slot machine e videolottery) è significativa e riscontrabile su scala nazionale: solo per le slot machine la spesa mensile nel paese si aggira intorno al miliardo. E dalla cronaca recente emergono episodi analoghi a quello appena descritto.
A Fucecchio (provincia di Firenze), ad esempio, un 41enne residente a Pisa avrebbe simulato una rapina in strada in seguito a una pesante perdita rimediata in una sala slot. Qui l’uomo, un espositore, avrebbe giocato per ore sperperando l’intero incasso realizzato in una fiera.
La storia raccontata ai Carabinieri è stata un’altra, tre uomini gli avrebbero sottratto il denaro. Ancora una volta i dispositivi di videosorveglianza hanno fatto chiarezza sull’effettivo svolgimento dei fatti.
Qualcosa di molto simile a quanto occorso presso la stazione dei Carabinieri di Mercato S. Severino, nella provincia di Salerno. Un camionista di 52 anni, dopo aver perduto circa mille euro alle slot, si è definito vittima di una rapina. I fatti riportati erano però incoerenti e messo alle strette dai militari l’uomo ha ammesso di aver inventato la storia per giustificare le puntate alle macchinette.