SOGNANDO ITACA A SALERNO, A GIUSEPPE NAVONI IL PREMIO –

“Per aver creduto che il dolore può essere trasformato e i sogni si possono realizzare. Grazie al suo impegno in Ail ha dato la forza a tanti di credere che i sogni non possono essere spezzati da un tumore del sangue. Ci ha insegnato a confidare nella forza del volontariato e dello stare insieme nel governare la barca verso nuovi orizzonti”. Con questa motivazione la sezione Marco Tulimieri di Salerno ha assegnato questa mattina al dottor Giuseppe Navoni, vicepresidente nazionale dell’Ail la terza edizione del premio Mimmo Avagliano.

Il premio è stato consegnato al dottor Navoni questa mattina con la tappa al molo Manfredi di Salerno della barca Melpomene con a bordo l’equipaggio della barca a vela dell’AIL, che sta viaggiando dal 31 maggio per 1000 miglia lungo la costa tirrenica fermandosi in 8 città italiane.
Il progetto mirato alla riabilitazione psico-sociale (prevalentemente vela terapia) dei pazienti ematologici, è stato accolto ed organizzato a Salerno dalla Sezione AIL “Marco Tulimieri”, insieme alle Associazioni Marina, DivertiVento e Ipotenusa Marina ed acconsentito ad oltre 100 tra pazienti, medici, operatori e volontari di imbarcarsi per provare l’esperienza di vita in mare aperto, all’insegna della condivisione e dello spirito di squadra.

L’ Itaca Day è una giornata durante la quale l’equipaggio formato da malati, medici, infermieri, psicologi e skipper professionisti vivono insieme un’esperienza unica, lontani dai luoghi di cura e in un contesto di assoluta reciprocità.
“Il progetto nato nel 2006 a Brescia da un giovane paziente amante della vela, e diventato un’iniziativa nazionale nel 2009. Quest’anno AIL ha scelto di ripartire con ancora maggiore consapevolezza, rendendo il progetto Sognando Itaca un vettore di diffusione dell’importanza delle attività di riabilitazione psico-sociale in senso ampio (oltre alla vela terapia, ad esempio, arte terapia, attività assistite con gli animali, camminate, Yoga etc.) nell’accompagnare i pazienti oncoematologici nel loro percorso di cura.
Con Sognando Itaca 2.0 l’AIL intende anche concentrare la propria attenzione sul binomio Ambiente e Salute, un legame indissolubile, considerando la stretta correlazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda. Inoltre, anche l’attenzione alla alimentazione che interessa trasversalmente sia lo stato fisico, che mentale,
I pazienti onco-ematologici si trovano, come Ulisse, ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie. Grazie all’esperienza di Sognando Itaca scoprono nuovi territori, relazioni, solidarietà e risorse che li aiutano ad affrontare meglio il percorso della malattia e a migliorare la loro qualità di vita.

Autore dell'articolo: Redazione