SOPPRESSIONE FRECCIA ROSSA, LA LETTERA DI PROTESTA DI UNA PENDOLARE

C’è rabbia, delusione e preoccupazione tra i pendolari salernitani per la soppressione del treno Freccia Rossa delle 5,20. Per molti lavoratori quel treno rappresenta l’unica possibilità di viaggiare e non trasferirsi nella capitale per lavorare. “Siamo noi, quelli del treno delle 5:20. Quel ‘convoglio’ che ogni mattina, prima ancora delle luci dell’alba, apre le porte a centinaia di lavoratori di sangue salernitano e partenopeo che approda a Roma per svolgere il proprio lavoro”. Inizia così la lettera che una pendolare salernitana, Maria Rosa Di Giorgio, ha postato sul suo profilo Facebook per protestare contro la soppressione del Freccia Rossa delle 5,20 con partenza da Salerno. “Siamo i pendolari! I pendolari che, ogni giorno, fanno la ‘spola’ tra Roma e Salerno/Napoli, macinando centinaia di chilometri pur di tornare a casa dai propri cari ogni notte. Ogni notte!Siamo quelli che alla notizia della ‘soppressione’ del treno Freccia Rossa delle 5.20 da Salerno e, non bastasse, della Freccia Argento delle 17:28 (Roma-Reggio Calabria) hanno sbarrato gli occhi e, increduli, hanno cominciato a chiedersi il perché di una scelta tanto scellerata, irrazionale, incongrua e irrispettosa ai limiti della discriminazione! “. La lettera continua esprimendo la delusione ed il disagio sulla scelta che penalizza una fascia di lavoratori che non avrebbero alternativa.
Siamo quelli che, ingenui, hanno creduto che nel 2019 potesse esistere un’Italia ‘vicina’, con una ‘Roma dietro l’angolo’, – scrive la lavoratrice pendolare- senza necessità di preparare la valigia di cartone per lavorare a 300km da casa”.
Senza il treno, i conti dei pendolari non tornano e la lettera di protesta si unisce ad altre iniziative che si stanno organizzando. Nei giorni scorsi anche il presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone ha assicurato il suo impegno ad evitare che sia attuata questa scelta. Medesimo impegno in sede nazionale è stato assunto anche dal parlamentare Piero De Luca.
“Cara Trenitalia, noi siamo il motore che traina i vostri convogli, non una zavorra da scaricare al primo angolo! Noi siamo l’energia che accelera il futuro, non parassiti che occupano poltrone- conclude a nome dei pendolari salernitani Maria Rosa Di Giorgio- I pendolari delle 5.20 di rispetto si nutrono e rispetto pretendono!”

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro