Sos Impresa Salerno esprime soddisfazione per la nomina di Giuseppe Borrelli a capo della Procura di Salerno.
«La scelta di Borrelli, già Procuratore aggiunto coordinatore alla DDA di Napoli, è un segnale molto importante per nostra la provincia: la sua esperienza maturata nella lotta contro i maggiori clan del napoletano e contro le ‘ndrine calabresi nel periodo in cui è stato Procuratore aggiunto a Catanzaro, lo rende il profilo ideale per una guida autorevole in un territorio, quello salernitano, che presente diversi nervi scoperti da rimuovere – dichiara Tommaso Battaglini, presidente dell’associazione salernitana – ci attendiamo una risposta efficace contro la criminalità locale e a tutela delle persone offese e danneggiate dai reati. Ognuno deve fare la sua parte e la nostra – prosegue – sarà quella di continuare a dare il nostro contributo nei processi penali contro quei delitti che di fatto limitano la libertà economica delle famiglie e delle imprese salernitane».
Il coordinatore provinciale e responsabile dell’ufficio legale di Sos Impresa Salerno, Antonio Picarella, aggiunge: «Con l’ex Procuratore Roberti, prima, e più recentemente con l’attuale procuratore capo reggente Masini, abbiamo ottenuto risultati importanti nei processi per usura, estorsione contro la criminalità organizzata locale, a tutela delle vittime da noi assistite. Negli ultimi anni ci sono state diverse sentenze di condanna, che hanno permesso di accertare e in qualche caso quantificare i danni subito dalle parti lese. Molte di queste persone che hanno avuto il coraggio di denunciare e di testimoniare la loro storia sono state risarcite, altre attraverso la nostra associazione hanno potuto avanzare istanza per accedere ai benefici che la legge riserva alle persone offese e danneggiate da tali reati. Siamo fiduciosi che con l’arrivo del nuovo Procuratore capo a Salerno potremo proseguire la nostra azione a tutela delle vittime, dentro e fuori le aule di giustizia».
L’Associazione in questi ultimi anni si è costituita parte civile al fianco delle vittime in decine di processi penali, alcuni dei quali sono stati già definiti con sentenze di condanna confermate anche in appello e dinanzi alla Corte di Cassazione. Fondamentale è il ruolo della denuncia da parte della vittima per accedere al fondo di solidarietà e ottenere la sospensione dei termini di esecuzione.
Attraverso l’esercizio dell’azione civile nei processi aventi ad oggetto tali reati, Sos Impresa tutela il proprio scopo sociale, che è quello di assistere e dare solidarietà alle vittime anche nella fase cruciale dell’iter procedimentale, che è quella del dibattimento, destinata all’accertamento dei fatti contestati.
Parimenti, prosegue l’impegno anche su altri fronti con la programmazione di diversi progetti sui temi dell’usura e dell’estorsione, con il coinvolgimento di Università, enti pubblici, privati e forze dell’ordine ai quali si aggiungono i progetti realizzati con il POR 2014 2020 sul sovraindebitamento e sul contrasto ai reati.