SPOKE 2, DISINFORMAZIONE E FAKE NEWS. UN FOCUS ALL’UNIVERSITA’ –

Il mondo digitale offre grandi opportunità,  ma è esposto anche a fenomeni di hackeraggio e guerre digitali da cui occorre difendersi. Un ambito molto articolato dove l’uso di tattiche, strumenti e metodologie vengono utilizzate per influenza e manipolare. Notizie manipolate, dove si deforma la realtà o informazione diffuse per un intento criminale. Sono centinaia i ricercatori raggruppati nel progetto di ricerca dello “Spoke 2” del Progetto SERICS (Security and Rights In the CyberSpace), finanziato nell’ambito del PNRR – Missione 4, componente 2 | Linea 7 “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti”) e ad oggi al suo secondo anno di attività che riunisce grandi attori nazionali intorno a un’importante sfida: lo sviluppo della visione attuale e futura della sicurezza informatica in Italia.

Stamani nel corso di un Workshop/Evento dal titolo “Disinformazione e Fake News: strategie di Sicurezza e Prevenzione”, che si è svolto nell’Aula delle Lauree di Ingegneria al campus di Fisciano sono stati illustrati i dati emersi nell’ambito della ricerca dello studio dello Spoke 2 che sviluppa strumenti innovativi per monitorare, rilevare e mitigare il fenomeno dell’Information Disorder, con un focus sulla disinformazione e sulla manipolazione delle informazioni online.

Non c’è Stato del mondo che non soffra di quest’ problemi, l’Italia è il paese che soffre di più con un quantitativo maggiore di fake news ha dichiarato nel corso dell’intervento introduttivo Vincenzo Loia, Magnifico Rettore dell’Università di Salerno e Presidente della Fondazione SERICS. Ad illustrare i risultati i Michele Nappi (Dipartimento di Informatica UNISA) e Giuseppe Fenza (Dipartimento di Scienze Aziendali – Management & Innovation Systems/DISA-MIS UNISA) e la  dottoressa Marta Catillo (ricercatrice Università degli Studi del Sannio).

Autore dell'articolo: Barbara Albero