Sono 6 i raggruppamenti temporanei di professionisti che hanno presentato un’offerta per la progettazione di fattibilità tecnico-economica e defi nitiva dei lavori di riqualificazione dello stadio Arechi, per un importo di 35 milioni di euro.
Domani si terrà la prima seduta pubblica per l’analisi delle offerte pervenute e, di conseguenza, si potranno conoscere i nomi degli studi di progettazione partecipanti.
E’ quanto scrive con un post sulla propria pagina Facebook Arcan Salerno, l’associazione Salerno Cantieri&Architettura costituita dieci anni da cittadini salernitani animati da un comune interesse per l’architettura e la trasformazione urbana della propria città e già attivi privatamente come singoli, anche su portali e piattaforme online.
Per rendere l’Arechi moderno, si punta alla copertura totale con la possibilità di utilizzare pannelli fotovoltaici per risparmio energetico da impiantare sfruttando le coperture previste per tutti i settori. Ristrutturazione totale che sarà finanziata interamente dalla Regione Campania con una spesa di circa 35 milioni di euro
Sarà un Arechi moderno e il più possibile improntato ai principi della ecosostenibilità quello che dovrà vedere la luce nei prossimi anni. La Regione ha stanziato 35 milioni di euro per il progetto di riqualificazione ed ammodernamento dello stadio sorto nel 1990 in via Allende, costruito a tempo di record all’epoca per consentire alla Salernitana di disputare la serie B.
Dopo oltre trent’anni l’impianto è vetusto ed in alcuni punti ha bisogno di consistenti lavori di manutenzione. L’architetto Pietro Delle Donne è stato nominato Responsabile Unico del Procedimento e, come scritto nel Dip (documento di indirizzo alla progettazione), punta a trasformare le criticità evidenziate nei sopralluoghi effettuati in opportunità per un Arechi in versione 2.0, più confortevole per gli spettatori ed aperto anche quando non ci dovessero essere gare ufficiali perché l’idea, caldeggiata e promossa anche dal presidente della Salernitana Danilo Iervolino nei mesi scorsi, è quella di avere un impianto fruibile dalla comunità per eventi ed attività di vario genere.
La copertura dovrà essere capace di sopportare un carico accidentale minimo tale da consentire la manutenzione di servizio delle stesse e la posa dei pannelli fotovoltaici“. Ed ancora Gli interventi dovranno tenere in conto la possibilità di recuperare e reintegrare tutti i materiali, le apparecchiature ed i sistemi realizzati negli interventi più recenti, sempre se ancora adeguati alle normative vigenti. Dal punto di vista tecnologico ci si dovrà riferire a sistemi volti al risparmio energetico e all’uso equilibrato dell’acqua sanitaria, anche con sistemi di riutilizzo delle acque grigie e meteoriche per le cassette di scarico dei wc. La nuova copertura delle tribune dovrà essere un elemento attivo dell’impianto, sia in termini di protezione dagli agenti atmosferici, sia come mega elemento di produzione di energia che dovrà soddisfare tutte le esigenze in termine di potenza dell’intero impianto oltre che a mettere a disposizione della rete e della comunità pubblica i surplus energetici prodotti.