Stefano Pioli non ha mai perso da allenatore quando con le sue squadre ha fatto visita all’Arechi, dove, storia della stagione 2003-04, esordì da allenatore professionista alla guida della Salernitana, fresca di ripescaggio in B. Lo scelse Carmine Longo dopo aver valutato anche Stefano Colantuono che, intanto, Walter Sabatini aveva indirizzato alla Sambenedettese. Oggi sulla panca della Salernitana ci sarà Davide Nicola, chiamato a sostituire da pochi giorni proprio Stefano Colantuono. Sarà una sfida tra allenatori che sono partiti da lontano per arrivare nel calcio che conta. Pioli ha guidato anche Lazio ed Inter, ma al Milan ha compiuto il definitivo salto di qualità. Nicola è diventato uno specialista delle salvezze impossibili ed a Salerno ha preso un impegno fino a giugno, sapendo, però, che il rivoluzionario presidente, Danilo Iervolino, ed il visionario ds, Walter Sabatini, hanno programmi importanti per il futuro. La sfida di stasera con il Milan, però, profuma di passato e di storia. Con la maiuscola. Nel segno di Gipo Viani, maestro degli allenatori italiani ma anche primo, grande manager del calciomercato, granata e rossoneri daranno vita ad un match che fa tornare alla mente il gigantesco tecnico trevigiano, partito da Siracusa dopo aver bruciato in fretta il talento ed il fisico per troneggiare in mezzo al campo. La panchina, allora, fu il naturale approdo di Viani che a Salerno trionfò due volte. Una da calciatore- allenatore, portando la squadra in B, e poi da allenatore insieme al grande Antonio Valese per tagliare lo storico traguardo della serie A. E fu nell’estate del ’47 che Viani e Valese concepirono l’idea che cambiò il calcio italiano. Il numero nove, Piccinini, non era più il centravanti ma lo stopper che marcava il nove avversario consentendo a Buzzegoli di giocare un passo più indietro rispetto agli altri difensori, libero, appunto, da compiti di marcatura. Quell’intuizione provata durante un torneo estivo fu proposta da Viani nel successivo campionato di serie A e sarebbe stata accolta con grande stupore. La Salernitana non riuscì ad evitare la retrocessione, ma Viani spiccò il volo, conquistando successi con Bologna, Roma e Milan, oltre ad una parentesi con la Nazionale, il cui ct attuale, Roberto Mancini, sarà ospite questa sera all’Arechi. Il Milan di Pioli pratica un calcio veloce ed aggressivo, la Salernitana di Nicola è tutta da scoprire ma promette battaglia. Il tecnico granata ha tenuto nascoste le sue intenzioni in merito alla formazione. Forse, non farà appello a quella rivoluzionaria intuizione di Viani e Valese, ma, di sicuro, qualche mossa a sorpresa potrebbe esserci. Per esorcizzare il Diavolo servirà una prestazione perfetta e tanto coraggio.
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