Stavolta nessuna staffetta deleteria per la squadra. Stavolta nessuna scelta tecnica per decidere il ruolo del portiere che ha già fatto danni negli equilibri della povera difesa granata. Al Provinciale di Trapani, sabato prossimo, Thomas Strakosha difenderà i pali della Salernitana. La squalifica di Terracciano, costretto ad immolarsi su Palladino nel match con il Crotone, riporta il nazionale under 21 albanese nell’undici base. Esattamente a tre mesi dalla sua ultima gara da titolare. Fino ad allora si era registrata un’infruttuosa alternanza tra i pali che aveva fatto soltanto male. A tutti. Ai due portieri, per nulla sereni, alla difesa incapace di trovare l’intesa con l’estremo difensore di turno, alla squadra in generale. Per non parlare della colpevole indecisione di Torrente. E così si è consumato un folle ping-pong andato in scena fino al 27 novembre scorso. Quella fu l’ultima volta di Strakosha titolare contro la Pro Vercelli nella brutta sconfitta interna contro l’undici di Foscarini. Da allora in poi, Terracciano ha indossato i guantoni titolari che sarà costretto a togliere – gioco forza per squalifica – sabato prossimo nella terra dei ciclopi.
Strakosha è giunto a Salerno dalla Lazio ed è subito stato gettato nella mischia nelle prime due uscite stagionali contro l’Avellino all’Arechi ed il Brescia in trasferta. La Salernitana, però, prese in extremis un altro portiere dal Catania dopo il mordi e fuggi consumatosi con Frison e dal capoluogo etneo giunse proprio Terracciano. Il portiere fu subito schierato contro lo Spezia all’Arechi e da allora è cominciato l’assurdo tira e molla tra i due. Complice anche la cappellata proprio nel match con il Trapani all’Arechi, che favorì il gol vittoria del salernitano Citro, Terracciano perse però il posto. Tra i pali di nuovo Strakosha che provò subito ad emulare il collega in quel di Chiavari nel match con l’Entella. All’under 21 albanese, tuttavia, venne data fiducia. Anche quando fu costretto a lasciare la porta della Salernitana con il Novara per l’impegno con la sua nazionale il 15 novembre scorso. Tra i pali tornò Terracciano, ci fu l’esordio in granata di Bernardini in difesa e la Salernitana per la prima volta in campionato mantenne la porta illibata. La gara successiva si consuma di nuovo l’incomprensibile staffetta. Strakosha di nuovo tra i pali nella trasferta di Latina ed infine nell’anticipo amaro con la Pro Vercelli. Quella fu la sua ultima da titolare. Torrente, infatti, chiamò in causa Terracciano prima nel match di coppa Italia con lo Spezia al Picco e pochi giorni dopo nella duplice trasferta di campionato con Vicenza e Livorno. Terracciano rispose presente, parò anche le mosche e si guadagnò definitivamente la maglia da titolare.
Sabato prossimo tocca di nuovo a Strakosha. Stavolta però nessuna staffetta. Le gerarchie sono stabilite. In panchina, invece, toccherà ad Antonio Rosti, classe 93 proveniente dall’Arezzo, che è fuori lista, ma per il ruolo del portiere è concessa sempre una deroga.