SUITE A POSITANO E VITA DI LUSSO, CONFISCATI 30MILIONI DI EURO AD IMPRENDITORE LEGATO AL CLAN BELFORTE –

E’ di 30 milioni di euro il valore complessivo stimato dei beni oggetto della confisca eseguita questa mattina dai poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Caserta, in collaborazione con il personale della Direzione investigativa antimafia di Napoli e i militari della Guardia di finanza di Caserta nei confronti di un imprenditore 62 enne di San Felice a Cancello,  legato al clan camorristico “Belforte”

La maxi confisca che priva dei beni l’uomo, titolare di attività nel settore del cemento e della ristorazione, che era stato condannato in via definitiva per aver messo in piedi una strutturata modalità di estorsioni, in cui i soldi riscossi venivano camuffati grazie a sovrafatturazioni che camuffavano il prezzo delle estorsioni corrisposto dai taglieggiati per ‘mettersi a posto’,  ha riguardato 2 interi compendi aziendali e quote di altrettante società; 62 immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno e Parma, 47 rapporti finanziari e 18 beni mobili (2 autovetture e 16 mezzi industriali),  32 garage/magazzini ed 1 multiproprietà in costiera amalfitana.

L’attività investigativa degli inquirenti è proseguita anche successivamente alla condanna dell’imprenditore concentrandosi sulla disparità tra i redditi dichiarati e il tenore di vita. Indagini che hanno permesso di scoprire che il soggetto aveva una sorte di diritto perpetuo di riservarsi una suite in un albergo lussuoso a Positano in qualsiasi stagione dell’anno. Un campanello d’allarme che ha insospettito gli inquirenti tanto da accertare una incongruità del patrimonio dichiarato e quello effettivo.

L’importante valore dei beni sottoposti a confisca, verrà tutelato attraverso l’amministrazione giudiziaria già disposta dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ripone massima attenzione per questi aspetti. A tal fine, il Tribunale ha istituito un tavolo tecnico che ha deliberato linee guida per la gestione dei beni sequestrati e confiscati, volte a regolare la fase della procedura di prevenzione nella quale si esegue anche il provvedimento di oggi.

Autore dell'articolo: Barbara Albero