SVOLTA NEL CANTIERE PORTA OVEST: ARRIVANO I BELGI? –

Svolta nel cantiere di Porta Ovest. Un fondo d’investimento estero, belga per la precisione, starebbe per rilevare la Tecnis. Il colosso delle costruzioni caduto in disgrazia e ora in amministrazione controllata potrebbe presto passare sotto il controllo del fondo d’investimento. La notizia, ovvio, avrà ripercussioni anche sul cantiere di Porta Ovest da poco dissequestrato dopo che è stata accolta  l’istanza di dissequestro. Come si ricorderà il cantiere, al centro di una complessa attività d’indagine da parte della Procura di Salerno sia per una ventilata scarsa sicurezza, sia per i problemi giudiziari in cui è incappata la Tecnis, era stato più volte bloccato e riaperto. Questo fino al 16 giugno scorso quando è stato dato il definitivo via libera. Determinante, a tal proposito, la perizia dell’autorità portuale, con la quale i consulenti di parte hanno “smontato” le accuse dei colleghi della Procura. Secondo il giudice non esisterebbe più il rischio di crollo e il pericolo per la incolumità dei cittadini, anche perché precedenti dissequestri avevano consentito di eseguire i lavori di messa in sicurezza. Il giudice delle indagini preliminari ha così accolto la richiesta e dato via libera alla riapertura del cantiere. Ora è corsa contro il tempo per evitare di perdere il finanziamento di 140 milioni di euro necessario per il completamento dei lavori.In più occasioni, infatti, è stata sottolineata la necessità di velocizzare la ripresa dei lavori. In attesa di buone notizie i lavoratori dopo lo sblocco dei circa 2 milioni di euro da parte dell’Autorità portuale di Salerno che, nel mese di aprile, ha dirottato i fondi su un conto dedicato intestato alla società, poi girati ai lavoratori per il pagamento di una mensilità, quella di ottobre. I sindacati avevano chiesto rassicurazioni anche sul pagamento degli altri stipendi arretrati e, soprattutto, sulla ripresa dei lavori e dunque sull’impiego di quei lavoratori, una trentina, che a febbraio non si erano visti rinnovare i contratti ed erano finiti in cassa integrazione. In quell’occasione il commissario Ruperto aveva esplicitato le difficoltà economiche, legate anche al fallimento della società e all’interdizione per sei mesi disposta dalla Procura di Catania. Ora la notizia dell’imminente ingresso del fondo d’investimento belga apre la strada a scenari nuovi e decisamente più rassicuranti.

 

 

Autore dell'articolo: Marcello Festa