“La tragedia del ponte Morandi a Genova non ha insegnato nulla a questo Paese. In provincia di Salerno, nel giorno in cui muore un lavoratore a Nocera Inferiore, alcuni operai lavorano senza casco sul ponte della tangenziale salernitana in via Irno”. Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, denuncia quanto sta accadendo nella zona di Fratte, interessata in questi giorni dai lavori di manutenzione previsti dall’Anas per la principale arteria di collegamento della città con la litoranea e Pontecagnano Faiano. “Personalmente mi sono recato in zona più di una volta e dopo mi sono deciso a scattare delle foto
che, ovviamente, parlano da sole. Nelle immagini si vedono degli operai, a un’altezza di circa 7 metri, che non indossano il casco protettivo. Non si tratta di un caso sporadico e pure se così fosse si tratterebbe di un episodio gravissimo da condannare”, ha spiegato Vicinanza. La denuncia arriva proprio a poche ore dall’incontro organizzato in Prefettura per organizzare un tavolo tecnico sui lavori con gli amministratori della Valle dell’Irno e della città capoluogo per limitare i disagi alla viabilità in vista della ripresa dell’anno scolastico. “Sono dispiaciuto dell’atteggiamento del prefetto di Salerno, Francesco Russo, di non aver invitato nessun rappresentante sindacale all’incontro di ieri. Eppure l’emergenza era stata denunciata dalle parti sociali prima che i sindaci di Pellezzano, Baronissi, Fisciano e Mercato San Severino si facessero carico del problema. Dispiace perché il dottore Russo è persona attenta e preparata. Dispiace perché all’Anas, responsabile dei lavori avremmo potuto segnalare il problema della sicurezza dei lavoratori”. Un caso che, per l’esponente della Cisal salernitana, non va minimizzato. “Lunedì c’è un primo incontro tecnico al Comune di Salerno sui lavori in tangenziale. Mi auguro vivamente che i sindacati siano invitati al confronto tra gli amministratori e i tecnici, per affrontare così le misure da adottare in tema di salvaguardia dei lavoratori”, ha concluso Vicinanza. “Vedere quell’operaio senza casco è uno schiaffo alla prevenzione e alle tante morti bianche che l’Italia conta ogni anno. E’ una sfida con la morte che non ci possiamo permettere, proprio quando in queste ore piangiamo un figlio del territorio a Nocera Inferiore. All’Anas chiedo di chiarire in fretta la vicenda e sgomberare il campo da inutili polemiche. Vorremmo evitare esposti all’Ispettorato del Lavoro e al Ministero competente”.