Con il simulacro della Madonna del Carmelo e la statua di San Lorenzo in processione, perché anticamente la chiesa in origine era dedicata a San Lorenzo De strada, si è rinnovata ieri pomeriggio come da tradizione la festa al santuario della Madonna del Carmine. L’orario e il gran caldo non hanno fermato i devoti che sono giunti non solo dalla città di Salerno, ma da tutta la provincia.
Il frate minore cappuccino Giampiero Canelli ha guidato la processione che, come di consueto, è uscita dalla porta storica del santuario con un lungo corteo religioso ha poi sostato dinanzi alla chiesa dell’Immacolata, alla clinica Tortorella (dove si è pregato per gli ammalati e per tutti coloro che se ne prendono cura), alle chiese di piazza san francesco dell’immacolato e San Demetrio fino a giungere alla chiesa dei salesiani di San Giovanni Bosco, passando per l’edicola votiva di via Iannicelli e piazza Sinno.
Un lungo percorso, un momento molto sentito e molto bello, soprattutto per sarcerdoti, religiosi, dai portatori delle statue, dall’arciconfraternita diretta dal Priore Paolo Califano, le consorelle e i confratelli, il terz’ordine che hanno avuto modo, così, di fare rivivere il proprio carisma. per la festa della Madonna del Carmine a Salerno quest’anno anche l’icona di “Maria Madre della Speranza delle Confraternite” delle Diocesi d’Italia, l’icona che stata attraversando tutte le regioni italiane per essere poi donata al Santo Padre in occasione del Giubileo delle Confraternite. Uuna giornata di festa speciale per l’intera comunità accompagnata quest’anno dall’inaugurazione di un prezioso tesoro del santuario, i colatoi e dall’ampliamento degli spazi con una nuova ala per le celebrazioni religiose.
Il simulacro della Madonna, accompagnato dalla banda musicale ha visto la presenza dei Gonfaloni del Comune di Salerno e della Provincia di Salerno rappresentati dal vice sindaco Paky Memoli e dal sindaco di Vietri sul mare Giovanni De Simone. Presenti, fra gli altri, l’assessore comunale Rocco Galdi, i consiglieri Donato Pessolano, Antonio Cammarota ed Antonio Carbonaro . La processione guidata dal priore Paolo Califano e dal rettore del Santuario don Biagio Napoletano ha visto tanti devoti indossare lo scapolare, segno di assoluta intimità spirituale nei confronti della Madonna del Monte Carmelo, oltre ai numerosi fedeli che hanno voluto testimoniare, con la propria presenza, la singolare affezione nei confronti della Madre di Dio.
Tantissime le persone che hanno partecipato alla processione per chiedere l’intercessione della Madonna del Carmine, per esprimere gratitudine, per pregare per i propri cari.
Sempre emozionante e commovente il momento di preghiera sulla scalinata della Chiesa dei Salesiani, così come in piazza Sinno accompagnato dagli applausi dei fedeli e dai fuochi d’artificio che hanno saluto il rientro al Santuario delle Statue.