Meno organico, ma meno pendenze per la sezione di Salerno del Tar Campania, la sede di Largo San Tommaso d’Aquino nel 2023 registra la più alta percentuale di riduzione delle pendenze tra tutte le sedi della giustizia amministrativa, pari al 35% (la media dei Tribunali amministrativi regionali si attesta all’8,3% e per il Consiglio di Stato al 20%).
Lo ha confermato ai nostri microfoni, il Presidente Salvatore Mezzacapo, in carica dallo scorso 1º febbraio, in occasione questa mattina della cerimonia per l’anno giudiziario 2024 ricordando gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno dal Tribunale amministrativo. Fatta eccezione per il Tar di Trento, la sede di Salerno registra infatti nel 2023 la più alta percentuale di riduzione delle pendenze tra tutte le sedi della giustizia amministrativa, pari al 35% (la media dei Tribunali amministrativi regionali si attesta all’8,3% e per il Consiglio di Stato al 20%). Solo lo scorso anno sono stati definiti a Salerno ben 3.000 ricorsi, pur con un organico di personale di magistratura non integralmente coperto. E questo grazie al lavoro dei magistrati e del personale amministrativo, ma anche grazie a un rapporto con il foro improntato a una proficua collaborazione pur nella distinzione dei ruoli.
Nel 2023 si è registrato, come dato complessivo, un calo nella proposizione dei ricorsi, ma essenzialmente riferito al calo dei ricorsi in materia di cd. legge Pinto, mentre merita una attenta riflessione l’incremento dei ricorsi in materia di silenzio rifiuto, allorquando cioè le amministrazioni non evadono nei termini di legge le istanze dei cittadini o degli operatori economici. La prima voce del contenzioso rimane ancora, in termini numerici, l’edilizia, indice questo di persistenti problemi nel governo del territorio. Per il presidente del Tar sezione di Salerno Mezzacapo l’obiettivo futuro è quello conservare lo standard di produttività e di qualità del tribunale amministrativo.
Importante il dato relativo al contenzioso concernente gli interventi finalizzati alla realizzazione degli obiettivi del P.N.R.R. Rispetto ai 939 ricorsi pendenti al 31 dicembre 2022, ad oggi ne residuano 51, che saranno tutti definiti nel corso del 2024.
Solo altri due dati: per i giudizi in tema di appalti, settore delicato e dalle significative ricadute economiche, i tempi medi di decisione nel merito delle cause sono inferiori ai 100 giorni e oltre il 94% delle sentenze del Tar Salerno oggetto di appello sono state poi confermate dal Consiglio di Stato.
Il Presidente Mezzacapo ha posto infine l’accento sulla centralità nel sistema Paese della giustizia amministrativa e di quella di primo grado in particolare, quale giudice di prima istanza chiamato ad esaminare i ricorsi di cittadini e imprese. Decisiva è la sfida di una risposta di giustizia sollecita, una risposta che sia però anche chiara e Comprensibile e non solo agli operatori del diritto, perché possa diventare una sorta di guida per l’azione amministrativa.