Oggi l’annuncio ufficiale dopo che don Felice Moliterno, parroco della Cattedrale di Salerno sistemando l’altare dedicato a San Matteo nella Cripta del Duomo di Salerno ha avuto modo di scoprire che c’era ancora la “manna”, tra i miracoli attribuiti a San Matteo Evangelista, Santo protettore della città di Salerno, un liquido, chimicamente assimilabile all’acqua pura, che può trasudare da reliquie di santi o da immagini sacre, apparentemente senza spiegazione.
Il rito interrotto nel XX secolo tornerà ad essere celebrato e vissuto due volte l’anno, un po’ come accade nel caso del miracolo del sangue di San Gennaro, il 6 maggio, giorno della traslazione delle Reliquie di San Matteo e il 21 settembre, giorno dedicato a San Matteo Apostolo. La tradizione vuole che tanto più è abbondante la fuoriuscita del liquido così sarà il periodo di pace e prosperità.