TORRENTE PROVA ALTRE STRADE

Due test prima di chiudere la terza settimana di ritiro. Rimini e Siena gli avversari contro cui saggiare lo stato di forma del gruppo, i progressi sul piano fisico e tattico, ma anche per testare altre soluzioni di gioco. Vincenzo Torrente non è un integralista, quanto meno non si definisce tale, anche se il suo marchio di fabbrica è il 4-3-3, modulo che ha provato per tutta la prima parte del ritiro ma per il quale occorrono elementi con caratteristiche specifiche. Visto che il mercato non ha ancora regalato a Torrente tutte le pedine giuste, o comunque, quelle da lui desiderate, per attuare al meglio il suo modulo prediletto, allora il trainer di Cetara ha cominciato a considerare anche altre soluzioni di gioco. Mercato a parte, del resto, impossibile fossilizzarsi su un solo modulo quando in rosa si ha un giocatore atipico come Calil. Il brasiliano si è finora prestato al ruolo di esterno che Torrente gli ha chiesto di interpretare cercando di esaltare la sua attitudine a trovare la porta. Di conseguenza, Calil sulla fascia ci sta poco o niente ed ha licenza di tagliare, appena possibile, verso il centro. Ne viene fuori un 4-3-3 riveduto e corretto per forza di cose. A Roccaporena, però, Torrente ha iniziato a provare anche il 4-2-3-1, l’unico modulo che consente la convivenza di Eusepi e Calil senza relegare il brasiliano sulla fascia, ma, anzi, permettendogli di attaccare la porta da posizione centrale. Resta il problema degli esterni perchè, con Nalini out, nè Gabionetta nè Russotto possono garantire la copertura totale e costante delle corsie laterali. Per questo, pur non tralasciando nessuna soluzione tattica, Torrente resta in attesa di buone nuove dal mercato.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto