TORRENTE SALVATO DA… MENICHINI

Torrente non si tocca. Almeno per il momento. Almeno fin quando Menichini è ancora sotto contratto del club granata a voler pensar male. Ma andiamo con ordine. La Salernitana blinda la panchina del tecnico originario di Cetara che è chiamato comunque ad un’immediata inversione di tendenza. Fiducia a termine dunque. Dichiarazioni di rito a parte, il club granata aspetta di tirare le somme dopo il trittico di trasferte nel giro di appena una settimana. Martedì prossimo i sedicesimi di coppa Italia contro lo Spezia; domenica l’altra la trasferta di Vicenza ed il mercoledì successivo l’impegno esterno a Livorno contro l’undici di Mutti, subentrato a Panucci. Torrente dovrà portare punti alla causa e magari anche la qualificazione all’Olimpico per blindare la sua panchina che resta comunque pericolante.

Nella malaugurata ipotesi di un magro bottino è chiaro che si farebbero valutazioni diverse. Con Torrente sulla graticola ed una rosa di papabili alle porte. La Salernitana ad onor del vero ha già a busta paga un altro allenatore. Si tratta di Leonardo Menichini che non è stato riconfermato quest’anno, nonostante avesse il rinnovo automatico. Il tecnico incassa puntualmente un assegno mensile di otre 10mila euro da Lotito e Mezzaroma. I rapporti tutt’altro che idilliaci con Fabiani hanno impedito che l’allenatore di Ponsacco proseguisse la sua avventura in granata. E’ chiaro che la società, dovesse optare per un cambio tecnico, prenderebbe in seria considerazione anche l’ipotesi di richiamare “Menico”. Anche per un discorso di budget. E’ chiaro che a quel punto la posizione di Fabiani sarebbe a dir poco indebolita. Il diesse è un profondo conoscitore di certe dinamiche e sa bene che in questo momento l’ombra – lo spettro probabilmente per lui – di Menichini potrebbe essere deleterio per la sua leadership. Sarà anche per questo che Fabiani per la prima volta da quando è a Salerno sta blindando con forza l’allenatore. In passato, infatti, il dirigente ha abituato la piazza a cambi tecnici repentini e per certi aspetti anche improvvisi. Si cominciò con Agostinelli, poi Castori, Mutti e Brini nella sua esperienza quasi triennale ai tempi dei costruttori in cui si dice ispirò anche l’esonero di Novelli per far posto a Bellotto. Ed infine Perrone sostituito da Gregucci non appena rientrato in granata nella gestione capitolina.

Ieri sera intanto, poco dopo la sconfitta patita con la Pro Vercelli c’è stato un summit tra Mezzaroma e Fabiani nella sede del club durato fino a notte fonda. Si è analizzato il momento e si è parlato anche della posizione di Torrente. A quanto pare si è deciso di temporeggiare, ma ci si guarda intorno. Co -patron e direttore sportivo aspettano anche di conoscere il pensiero di Lotito, ieri per la prima volta assente all’Arechi. Voci di corridoio sussurrano che i due proprietari abbiano concesso le attenuanti del caso al tecnico per via dei tantissimi infortuni con cui ha dovuto fare i conti. Al tempo stesso non è piaciuto l’atteggiamento della squadra, schierata in campo con la Pro Vercelli. Fabiani dal canto suo parla, spiega, espone le sue idee e guarda anche al mercato. Facile immaginare che nel caso in cui Menichini dovesse trovare squadra e liberare la Salernitana da un contratto comunque oneroso, i giochi e le dinamiche cambierebbero radicalmente. A quel punto, paradossalmente, la posizione di Torrente potrebbe non essere più così blindata per qualcuno.

Autore dell'articolo: Redazione

1 commento su “TORRENTE SALVATO DA… MENICHINI

    alfonso

    (Novembre 29, 2015 - 9:41 am)

    ci toglieremo un’incompetente di torrente,per riprendere un’incompetente di menichini,ecco perchè fabiani da nadda iiii e subito,ci stanno rovinando,che schifezza

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