TRAFFICO TORRIONE, CLAUDIA PECORARO CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE GALDI

Chiede le dimissioni dell’assessore alla mobilità del comune di Salerno Rocco Galdi, la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Claudia Pecoraro dopo quanto accaduto l’altra sera in via Torrione  dove è stato disposto in maniera dinamica nell’immediatezza di spostare la viabilità del lungomare per il traffico  andato in tilt che si stava registrando sul lungomare dove è in corso un cantiere per i lavori alla condotte idrica.

Secondo Pecoraro, la decisione dell’Assessore di invertire il senso di marcia di una strada interna, spostando tutto il flusso del traffico del lungomare senza preavviso e senza un’adeguata presenza della Polizia Municipale, all’improvviso di sera , è stata irresponsabile e pericolosa. “Le immagini restituite dai social da diversi cittadini indignati per quanto si era venuto a creare a Torrione sono estremamente gravi ed impongono una seria riflessione,” ha scritto Pecoraro.

Come puó la carica istituzionale deputata alla gestione e sicurezza della viabilità urbana immaginare un piano traffico alternativo senza la presenza della Polizia municipale. La risposta che l’Assessore Galdi ha dato, relativa alla presenza di cartelli di segnalazione è talmente assurda da sembrare una presa in giro.

Nel momento in cui per ragioni di sicurezza e lavori in corso si rende necessario un intervento sui sensi di marcia della circolazione stradale, vanno impiegate le forza della Polizia Municipale da sistemare sugli snodi di modifica del traffico.

È una cosa talmente logica da sembrare irreale quanto accaduto.

E non si elevino giustificazioni legate al poco personale di polizia o all’orario che prevedeva già la fine turno: quando le circostanze sono straordinarie, straordinarie devono essere anche le risposte, a costo di mettersi lui stesso a piantone dello snodo.

Poteva accadere una tragedia! Quanto accaduto dimostra, ancora e di continuo, l’assoluta incapacità di amministrare la città scrive la consigliera Claudia Pecoraro chiedendo all’assessore Galdi di prendere atto del suo gravissimo errore rassegnando  le sue dimissioni.

Autore dell'articolo: Barbara Albero