“Dopo tutti questi mesi, finalmente la Procura di Pescara ha individuato i responsabili della morte di Stefano e delle altre 28 vittime”. Così Alessio Feniello, padre di una delle vittime dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), commenta su Facebook gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul disastro del 18 gennaio scorso. “Fa piacere vedere che sono indagati personaggi che fin dall’inizio avevamo indicato come i colpevoli, uno tra tutti l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo – aggiunge Alessio Feniello – la famiglia Feniello continuerà a combattere per avere giustizia”. Il nome di Stefano, due giorni dopo il disastro, era stato erroneamente inserito in una lista, comunicata dalle autorità ai familiari, relativa a cinque persone vive che sarebbero dovute arrivare a breve in ospedale. Ma il ragazzo, originario di Valva che si trovava all’hotel Rigopiano insieme alla fidanzata, Francesca Bronzi, uscita indenne dal disastro, non è mai arrivato.
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