Nel pomeriggio a Silvi Marina si sono tenuti i funerali di Stefano Feniello. In una chiesa dell’Assunta gremita da parenti ed amici, alcuni dei quali provenienti anche dal salernitano, è stato dato l’ultimo saluto al 28enne salernitano deceduto lo scorso 19 gennaio nella tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola.
Il padre Alessio, distrutto dal dolore, ha affermato: “Hanno ucciso mio figlio. Con Stefano sono morto anche io. Chiedo un incontro con il Prefetto di Pescara, il sindaco di Farindola e il Presidente della Regione, voglio parlare con loro, voglio guardarli in faccia”.
Accanto a lui anche la madre di Stefano, Maria, il fratello Andrea e Francesca Bronzi, la fidanzata sopravvissuta alla tragedia.
Al funerale ha partecipato anche la comunità di Valva con la presenza del primo cittadino Vito Falcone.
Intanto, sulla base dei rilievi compiuti da inquirenti e soccorritori, è emerso che non una ma tante valanghe sono precipitate dai bordi del crinale verso valle, nella zona di Rigopiano, dove 70 uomini dei Vigili del fuoco sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona. Non si placano le polemiche, che registrano oggi anche l’intervento di Matteo Renzi. “Che squallore – ha detto l’ex premier dall’assemblea degli amministratori del Pd a Rimini – quando un minuto dopo la tragedia di Rigopiano si è cercato di gettare fango sulla protezione civile e su volontari che salvavano vite”.