TREOFAN, AD UN ANNO QUASI DALLO STOP I LAVORATORI SPERANO SEMPRE –

“Fate presto”: così come per il terremoto del 1980, lo stesso grido si alza per il “sisma” virtuale e provocato dalla nuova proprietà che ha distrutto l’attività produttiva di Treofan a Battipaglia. Ad un anno dallo stop degli impianti produttivi, i lavoratori guardano con preoccupazione alla scadenza della cassa integrazione. La data è il 31 marzo 2020, ma al netto dei 75 giorni di preavviso, le lettere di licenziamento potrebbero arrivare da un momento all’altro. Francesca Valeria Giordano Rsa Uiltec Uil e Vincenzo D’Amico rsa Femca CISL, con gli altri lavoratori, invocano un incontro al Mise, mentre il presidente del Consorzio Asi, Antonio Visconti chiede loro di resistere. Entro il 6 dicembre Jindal, finora fantasma a tutti i tavoli di trattativa, deve dare una risposta se vuole evitare la riacquisizione dei terreni, la mossa con la quale Asi Cercherà di convincere nuove aziende ad investire nell’area.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro