TRIBUNALE VALLO: PENALISTI IN RIVOLTA

La camera penale di Vallo della Lucania, in merito alle notizie ed ai commenti apparsi sulla stampa riferiti alla presunta inefficienza del Tribunale di Vallo della Lucania, intende evidenziare che è necessario fare una seria analisi tesa ad individuar le reali cause della situazione in cui versa l’ufficio giudiziario.
L’eccessiva durata dei processi penali è da attribuire alla carenza di organico. Si tratta  di un dato oggettivo noto a tutti gli operatori, soprattutto a chi dovrebbe porvi rimedio in quel di Roma.
Tanto è vero che  ruoli formalmente coperti in pianta organica sono, di fatto, o scoperti o privi di un magistrato ordinario. A ciò si aggiunga che nei prossimi mesi altri due magistrati togati del ruolo penale, in particolar modo il GIP che ricopre un ruolo importante in una fase delicata del procedimento penale quale è quella delle indagini preliminari, lasceranno l’ufficio per altre destinazioni e la copertura  dei loro posti al momento è molto lontana.
Di certo non si può pensare di affidare la gestione della giurisdizione esclusivamente ai giudici onorari che già con abnegazione ed efficacia svolgono la loro attività nel tribunale di Vallo.
E’ evidente che la fredda logica dei numeri e delle statiche non da alcuna speranza. Ma la fredda logica dei numeri tiene conto del fatto che in questo tribunale gli avvicendamenti tra magistrati sono una caratteristica costante?
Se ogni giudice si ritrova con ruoli che rappresentano il doppio della media nazionale, appare evidente che senza un potenziamento dell’organico non c’è nessuna via di uscita. E chiaro che in una situazione di questo tipo anche la valutazione in ordine alla produttività, fatta con i criteri oggi utilizzati, appare falsata. Sicuramente non corrisponde al dato reale.
L’unica soluzione è quella di ampliare la circoscrizione del Tribunale di Vallo della Lucania, così da consentire un potenziamento sia a livello di giudici che a livello di personale di cancelleria.

Autore dell'articolo: Marcello Festa