UN ARCHIVIO DIGITALE PER GUARDARE AL FUTURO –

Parte dall’inventario e da una selezione di documenti dell’archivio privato dell’architetto Mario Dell’Acqua il lavoro che oggi ha permesso di rendere concreto il progetto di digitalizzazione dell’archivio di architettura e urbanistica del Comune di Salerno.

Circa 500 i file prodotti di estrema qualità, materiali documentali relativi all’architettura e all’urbanistica cittadina prodotti fino ad oggi, attraverso una ricognizione e la conseguente digitalizzazione dei più interessanti materiali conservati negli archivi cartacei e fotografici degli uffici comunali, primo fra tutti l’Archivio storico, al fine di renderli fruibili in rete attraverso il portale dell’Urban Center virtuale, luogo privilegiato di dibattito e partecipazione dei cittadini sui temi della qualità dell’ambiente urbano.

5 le sotto-sezioni, Architettura civile, Architettura religiosa e ex conventi, Castello Arechi, Centro storico, Disegni e documenti urbanistici fruibili per professionisti, uffici, cittadini e studenti. Stamani presso l’Urban Center in via Porta Elina la presentazione della nuova sezione dell’Archivio digitale di architettura e urbanistica del Comune di Salerno composta da una selezione di documenti dell’archivio del prof. arch. Mario Dell’Acqua, relativo alla sua pluridecennale attività sia come libero professionista che come docente universitario, donato all’Ente nel 2022 su proposta della Società Salernitana di Storia Patria.

Un lavoro,  ha tenuto a sottolineare nel corso del suo intervento,  l’architetto Dell’Acqua che trova origine dallo studio professionale STAU  di architettura e urbanistica  di cui faceva parte l’amico, il compianto architetto Giovanni Giannattasio con il quale ha  portato avanti il lavoro che riguardava il centro storico di Salerno. Si è partiti  da uno studio del 1966,  un piano particolareggiato del centro storico, dove ieri come oggi  il motto era il ‘futuro ha un cuore antico’, una frase importantissima che riguarda gli archivi che conservano il passato nella proiezione del futuro.

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero