Non solo note, ma un coro unanime di musica e solidarietà che hanno unito tantissime persone nella sala teatro del Centro sociale di Salerno per sostenere e tendere un mano al progetto dell’Ail di Salerno dell’Ospedale a casa. Ammonta a 2575 euro l’incasso della serata di beneficenza “Cantiamo con AIL”, il festival dei cori ideato ed organizzato per sostenere i progetti dell’associazione per i pazienti oncoematologici.
Cinque i cori che si sono uniti un abbraccio virtuale per tutti i pazienti ematologici , malati di leucemia, mieloma e linfoma, in cura all’ospedale di Salerno attraverso la musica: un messaggio di speranza e fiducia nel futuro con le magnifiche voci dei numerosi componenti dei gruppi, il Coro Pop, Coro Crescent, Friends For Gospel, Il Calicanto, Daltrocanto.
Ciascuno ha proposto brani diversi nello stile e nel genere, accompagnato da musica i o “a cappella”, coinvolgendo il pubblico con calorosi applausi.
Un’occasione unica per i numerosi ascoltatori in sala, una vera e propria staffetta musicale per trasmettere gioia e speranza nel solco del messaggio di Papa Francesco per l’anno Santo, così come ha tenuto a sottolineare la presidente della sezione Marco Tulimieri dell’Ail di Salerno Elvira Tulimieri intervenendo sul palco con la dottoressa Bianca Serio, dirigente medico Leucemie Acute del giovane adulto e trapianti di cellule staminali del Reparto di Ematologia dell’ospedale Ruggi di Salerno e della dottoressa Bianca Cuffa responsabile infermieristico dell’UOC di Ematologia e trapianti di Cellule staminali.
I fondi raccolti, 2575 euro, grazie alle donazioni del pubblico, saranno interamente destinati al progetto “L’Ospedale a Casa”, per la continuità assistenziale dei pazienti oncoematologici afferenti all’U.O.C. di Ematologia e Trapianti di Cellule Staminali dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Da maggio 2024 AIL Salerno ha investito 180.000 euro per questo progetto che ha coinvolto circa 15 pazienti, ora però è necessario potenziarlo e migliorarlo, per dare la possibilità alle categorie di pazienti più fragili di ricevere le prestazioni nel proprio domicilio e non doversi recare sempre nella struttura ospedaliera, con il vantaggio anche di ridurre gli impatti delle frequenze ambulatoriali e gli oneri di gestione ospedaliera.
Nei soli primi sette mesi dal lancio sono state erogate 410 prestazioni infermieristiche, 132 prestazioni mediche e 20 prestazioni di supporto psicologico.