UN RESTYLING ENERGETICO PER LA “DIVINA”

Una sorta di “restyling energetico” della Costiera Amalfitana, con reti elettriche “invisibili”, sempre più resistenti e controllate a distanza è stato avviato dall’Enel con un piano di lavori che è stato presentato stamani a Conca dei Marini (Salerno). All’iniziativa hanno partecipato i sindaci di Conca dei Marini, Gaetano Frate, di Positano (Salerno), Michele De Lucia, e Furore (Salerno), Raffaele Ferraioli, e il responsabile Enel Distribuzione Salerno Claudio Curti. Sempre in mattinata è stato inaugurato il nuovo Centro Satellite Enel, snodo centrale della distribuzione dell’energia sul territorio e tassello centrale degli interventi programmati per l’area. La collaborazione tra Comune ed Enel – rende noto l’azienda energetica – ha reso possibile coniugare le esigenze del servizio elettrico con quelle paesaggistiche, realizzando un primo piano di interventi che interessano circa 5000 clienti, tra cui strutture alberghiere, anche ad Amalfi, Positano e Furore. L’attivazione delle nuove linee e del Centro Satellite di Conca dei Marini ha permesso di disattivare e rimuovere parte degli impianti preesistenti e dei sostegni aerei, con un elevato livello di automazione per controllare tratti di rete elettrica a distanza e ridurre i tempi di rialimentazione in caso di guasto. Enel ha posato complessivamente otto chilometri di nuove linee interrate tra media e bassa tensione. Per non ostacolare la viabilità, parte dei lavori è stata effettuata in orario notturno. Si tratta della prima parte del piano di interventi sulla rete elettrica della Costiera Amalfitana, avviato nel 2015 e che proseguirà nel corso dell’anno. “I lavori presentati oggi sono il primo tassello di un percorso di collaborazione tra Enel e i comuni del territorio – spiega Claudio Curti – Grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale è stato possibile individuare soluzioni per ottenere due obiettivi prioritari: migliorare la qualità del servizio elettrico per i clienti e ridurre l’impatto paesaggistico degli impianti in un’area a forte vocazione turistica”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa