Una figuraccia a cinque stelle. Così come abbondantemente anticipato Beppe Grillo non ha certificato la lista presentata da Oreste Agosto e dunque, a meno di clamorose e inattese novità, alle prossime amministrative a Salerno il Movimento resterà a guardare. Il colpo di grazia alle aspettative dell’avvocato anti-Crescent è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri: certificate le liste del Movimento 5 Stelle in sedici capoluoghi di provincia, escluse Salerno, Caserta, Latina, Ravenna, Rimini. Che nessuno si meravigli, è soltanto l’epilogo, decisamente triste e inglorioso, di un percorso lungo e tormentato iniziato lo scorso luglio che ha precise responsabilità e non è certamente frutto del caso o di un mero errore materiale. Gli attivisti che volevano a tutti i costi la candidatura di Oreste Agosto, in pratica il manipolo dei Figli della Chiancarelle, hanno forzato troppo la mano, sono andati ben oltre quelle che erano le regole imposte e certificate dal Movimento ed alla fine sono rimasti al palo suscitando la rabbia di chi, invece, credeva nell’azione politica dei cinque stelle. Come si ricorderà l’avvocato Oreste Agosto era stato scelto come candidato sindaco nell’election day del 7 febbraio, ma poi era stato sfiduciato dalla maggioranza dei candidabili per un presunto “orientamento del voto” per aver, attraverso più telefonate, “screditato” il suo competitor Nicola Provenza al fine di evitare le elezioni stesse. In precedenza, quasi con un editto bulgaro emanato direttamente dai salotti romani e dai parlamentari salernitani del Movimento, era toccato a Dante Santoro, vincitore morale delle comunarie, essere azzoppato.
Resisi conto del pasticcio gli stessi parlamentari che inizialmente lo avevano sorretto e sostenuto chiesero ad Agosto un suo passo indietro; non l’avrebbe fatto, anzi senza il consenso dell’assemblea e bypassando la commissione che avrebbe dovuto procedere alla revisione della lista, l’avvocato avrebbe, qualche giorno dopo, spedito a Milano tutto l’incartamento necessario per la certificazione. Il resto è storia di oggi. Beppe Grillo resosi conto del pasticcio tutto salernitano ha negato la certificazione gettando nel caos totale attivisti della prima e della seconda ora. Morale: alle prossime amministrative a salerno il Movimento 5 Stelle resterà a guardare. Logica e coerenza di chi si è speso per anni contro il deluchismo vorrebbe però che Agosto resti in campo, a guidare una lista civica, quella appunto dei Figli delle Chiancarelle che hanno, ora, un solo modo a disposizione per misurare la loro effettiva consistenza e credibilità sul territorio comunale: sottoporsi al giudizio del popolo.