Leonardo Menichini sa bene che nel calcio tutto è possibile. Vincere un campionato a suon di record potrebbe non bastare per ottenere la conferma all’ombra dell’Arechi. Il tecnico lo ha fatto capire mercoledì mattina, in occasione della conferenza stampa alla vigilia della gara col Teramo. C’è un contratto che gli dà delle garanzie, ma ci sono cose che contano più di un contratto. Menichini vuole sentire la fiducia totale della società nei suoi confronti. Non solo. Il tecnico ha sperimentato sulla propria pelle quanto sia dura la vita dell’allenatore a Salerno, nonostante abbia trascorso quasi tutto il campionato al primo posto e, comunque, mai sotto il secondo gradino. Per questo, Menichini vorrebbe incidere nelle scelte di mercato e nell’allestimento della rosa, cosa che lo scorso anno ha potuto fare solo marginalmente dal momento che ha assunto la guida della Salernitana in pieno agosto. C’è poi un’altra questione aperta, ossia l’incompatibilità con Angelo Fabiani. Sul punto Menichini ha provato a minimizzare, asserendo di avere ottimi rapporti col diesse che, però, dal canto suo ha liquidato con una battuta l’argomento futuro. Quando gli è stato chiesto chi sarà il prossimo allenatore, Fabiani ha detto: “Non me lo ricordo”. Una battuta, certo, ma in altre occasioni il ds aveva risposto diversamente, sostenendo che l’allenatore, in caso di promozione, sarebbe stato Menichini, vista la clausola contrattuale. Per questo il futuro del trainer di Ponsacco appare lontano da Salerno. Tutto sarà più chiaro dopo l’incontro che Menichini avrà con i patron, ma, al momento, le sue quotazioni non sono altissime. Anche perchè, sotto traccia, avanzano altre candidature. Pierpaolo Bisoli piace molto ed ha in Tare uno sponsor di peso. Piace anche Massimo Drago, che ha appena portato alla salvezza il Crotone grazie ad un girone di ritorno super. Bisoli e Drago sono entrambi legati a Menichini. Bisoli è stato suo ex calciatore al Brescia, dove Menichini era il vice di Mazzone. Drago, invece, è stato il vice del trainer toscano a Crotone, dove lo avvicendò in panchina nel 2012 al momento del suo esonero. Nell’elenco dei papabili rientrano pure Toscano, ancora non sicurissimo di restare a Novara, Torrente, Dionigi e Gautieri. Bisoli e Drago, però, sono più avanti degli altri. Il primo ha vinto due volte in B, il secondo ha dato prova di saper lavorare bene con i giovani. Entrambi hanno voglia di nuove sfide. Rilevare sulla panchina granata un vecchio amico come Menichini sarebbe, forse, ancor più stimolante.
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