Arrivano notizie poco confortanti per l’Università degli studi di Salerno; in particolare, preoccupa la notizia di una delle Scuole di specializzazione attive presso il Dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria “Scuola medica salernitana” – quella in Igiene e medicina preventiva – non accreditata e di altre sette con accreditamento provvisorio. Il D.M. 2499 del 25 settembre 2017 non ha colpito solo Salerno: riguarda 130 scuole di medicina rispetto alle circa 1.435 valutate su tutto il territorio nazionale.
Occorre massimo impegno da parte di tutti – dichiara Pasquale Passamano Responsabile della CISL Federazione Università di Salerno – ed in primis da parte di chi guida l’Università di Salerno, affinché venga recuperato il danno subito da Medicina e soprattutto vengano date certezze agli studenti specializzandi che frequentano le scuole non accreditate o con accreditamento provvisorio. Siamo certi – continua Passamano – che è già partita la “macchina” operativa per recuperare tale situazione e per evitare al nostro Ateneo una ulteriore esposizione mediatica, anche alla luce delle polemiche – che non mancano mai – scaturite dai contrasti nati tra il primario e docente universitario di Chirurgia Generale del presidio ospedaliero di Cava de’ Tirreni ed i vertici dell’A.O.U. e, non ultima, la rimozione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria da parte dei vertici regionali.
Conclude Passamano – Per la CISL Università di Salerno, sebbene 6 Scuole accreditate, 7 accreditate provvisoriamente ed 1 non accreditata non siano pari a zero, tale risultato non soddisfa: bisogna fare di più, senza cullarsi sugli allori.