Buon vento, è un augurio a gonfie vele quelle che si è rinnovato questa mattina a Salerno dal Molo Manfredi dove si è svolta l’iniziativa “Un Mare di Solidarietà”: la manifestazione organizzata dall’AIL – Sezione Marco Tulimieri di Salerno, in collaborazione con le Associazioni DivertiVento, Ipotenusa Marina e A.S.D. Marina insieme ai Circoli Nautici Salernitani, per vivere un’esperienza in barca.
Andare oltre la malattia con il vento, una giornata in barca a vela di benessere per il corpo e la mente per alle persone affette da patologie onco – ematologiche. L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, si è mossa sull’onda di quanto fortemente voluto e sostenuto negli anni dal compianto “Comandante” Mimmo Avagliano, socio dell’Associazione DivertiVento, ideatore e organizzatore delle precedenti dieci edizioni.
Stamani in tanti hanno dato il benvenuto agli oltre 50 ospiti che hanno preso pare alla veleggiata dell’Ail, Le Istituzioni, in particolar modo l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, la Capitaneria di Porto di Salerno e la Questura di Salerno, che con le moto d’acqua hanno scortato le barche a vela. I poliziotti hanno con le moto d’acqua accompagnato to l’iniziativa garantendone la sicurezza in mare
L’organizzazione di “Un Mare di Solidarietà” è stata resa possibile grazie alla sensibilità dimostrata dalla Fondazione della Comunità
Salernitana e dall’Associazione Stella Maris Salerno e in particolar modo grazie alla collaborazione dei Presidenti e dei Soci di tutti i circoli nautici di Salerno che hanno messo o a disposizione numerose barche per ospitare i pazienti dell’AIL e dell’Associazione Marina, dell’Azimut Salerno e del Cantiere Gatto che hanno consentito l’imbarco e lo sbarco dai propri pontili.
Come di consueto, è stato consegnato un diploma di “Velista per un giorno” e per la prima volta il Premio “Mimmo Avagliano”, riconoscimento per quanti si impegnano fattivamente in attività solidali, promuovendo i valori dell’inclusione e dell’uguaglianza che è andato al veterano del mare Saverio Testa.