VENDEVANO VINO ADULTERATO, NEI GUAI QUATTRO SALERNITANI

Le indagini dei carabinieri erano partite nei primi mesi del 2015 dopo la denuncia di un ristoratore della periferia di Firenze. Molti degli indagati sono già coinvolti anche in altre inchieste. E’ il caso di Giacomo, Filippo e Giampiero Coli (rispettivamente di 44, 43 e 73 anni, tutti residenti in provincia di Firenze), titolari di un’azienda agricola, chiamati in causa nell’inchiesta della procura di Prato sul caporalato nelle vigne. Ai domiciliari, nel dicembre scorso finirono Franco Alfani, 58 anni di Certaldo (Firenze), Armando Buonocore, 62 anni, nato nel Salernitano ma residente a Empoli (Firenze) e Alberto Nicodemo, 57 anni di Nocera Superiore (Salerno). L’avviso di conclusione indagini è stato recapitato anche a Massimo Cesarano, 30 anni, di Poggiomarino (Napoli), Antonio Giglioli, 56 anni, residente a Viareggio (Lucca), Antonio Bruzzese, 28 anni di Eboli (Salerno), Pasquale Cioffoletti, 56 anni, di Battipaglia (Salerno) e Ciro Mariotti, 57 anni, residente a Anzio (Roma). Per tutti le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere per la frode in commercio alla contraffazione di marchio e dell’origine del vino, dalla frode in commercio alla vendita di sostanze non genuine e riciclaggio.

Autore dell'articolo: Redazione