Dal sito della Salernitana e dai tifosi granata Gian Piero Ventura ha ricevuto gli auguri per il suo compleanno numero settantadue. Il tecnico genovese è il decano della sua categoria ed in B non c’è nessun altro allenatore che possa vantare una così lunga esperienza e militanza sulle panchine italiane. Oltre agli auguri ed alle dimostrazioni di stima ed affetto, Ventura, che ha avuto il merito di aver quanto meno provato a stabilire con l’ambiente salernitano una sorta di empatia che è sempre stata una chimera per l’attuale società, si sarebbe aspettato anche qualche buona notizia sul fronte mercato. Al di là delle trattative avviate, di cui si parla da giorni, ed anche al di là del fatto che prima o poi, si spera almeno, qualcuno arriverà, il punto è un altro: la Salernitana sapeva fin dalla fine del 2019 che a Pescara avrebbe dovuto rinunciare a tre calciatori per squalifica e che in difesa sarebbe stata emergenza quasi totale al punto che Heurtaux, che non gioca una gara di campionato da un anno, è diventato quasi fondamentale e di certo ad un calciatore reduce da lunga inattività e da diversi contrattempi fisici non ci si può aspettare fuoco e fiamme al pronti, via. Inoltre, una società determinata a dare una scossa, seriamente intenzionata a rilanciare per puntare, come è scritto in un comunicato ufficiale firmato dai patron, alla promozione non avrebbe atteso tanto prima di piazzare qualche colpo. Non si può guardare sempre a chi fa o sta peggio, per cui viene da fare l’esempio dell’Empoli che ha rifatto praticamente la squadra durante la sosta e che fin dalla prima gara del 2020 potrà schierare diversi rinforzi. Poi, come sempre, sarà il campo a premiare o a bocciare il lavoro del club toscano come degli altri club cadetti, compresa la Salernitana che, per ora, fa filtrare più che notizie vere e proprie dei particolari degni di un romanzo d’appendice con tanto di addii difficili, dispetti e ripicche, giochi al rialzo e via discorrendo come se il mercato non fosse da sempre contrassegnato da imprevisti e sorprese. Resta, però, di fondo, una considerazione: chi ha voglia, specie in questo mercato così denso di opportunità, mai come oggi può davvero fare qualcosa di importante anche partendo da una posizione non di primissimo piano in classifica. Acquisti tempestivi, mirati, di qualità e spessore: così la Salernitana avrebbe potuto fare un regalo a Ventura ma anche a se stessa, in fondo, e presentarsi a Pescara con più frecce al suo arco e non con la solita, triste emergenza, divenuta una sorta di pane quotidiano da ingoiare quasi senza masticare per evitare che in bocca resti quel retrogusto amaro che, ormai, non piace più a nessuno. O quasi.
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